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SIRA E IL RICORDO DI GOODLAND - La Scrittrice Smemorata COLLABORAZIONE CON RECENSIONE

Prima di tutto ringrazio l'autrice La Scrittrice Smemorata per avermi gentilmente inviato il suo libro.La recensione che vi porto oggi riguarda Sira e il ricordo di Goodland di La Scrittrice Smemorata edito Kimerik.

Sira e il ricordo di Goodland - La Scrittrice Smemorata
Titolo: Sira e il ricordo di Goodland
Autore: La Scrittrice Smemorata
Casa Editrice: Kimerik
Prezzo: 14€
Sira è una bambina che ama il suo Mondo. Ogni cosa tocca, osserva e odora per quella curiosità che di volta in volta la spinge a farlo, che le suggerisce di non perdersi nulla e immortalare ogni cosa a Goodland merita di essere scoperta ed esplorata. La sua è una vera e propria devozione verso l'incanto e la bellezza del cielo, degli alberi e di tutti i frutti della sua terra, e ciò non solo per quanto le cose del suo mondo fossero belle, ma anche per innestare dentro di sé quel ricordo, perché la piccola Sira non ha il dono di ricordare.
In questa realtà fantastica, l'autrice si propone di mostrare due mondi differenti: Goodland dove prevalgono tutte le virtù e Eviland dove prevale la corruzione.
Sira vive a Goodland e, grazie alle sue esperienze, il lettore impara a conoscere questo mondo, come impara a conoscere Eviland nel momento in cui Sira, ormai una ragazza, si trasferisce con la sua famiglia a causa dell'imminente morte dello zio, trasferitosi in quel luogo da giovane.
Sira impara presto che Eviland è molto diverso da Goodland, per questo decide di trasformare Eviland in un posto buono, ma pian piano comincia a dimenticarsi del mondo in cui è nata e cresciuta.

Tutta la narrazione è accompagnata da disegni semplici: colorati per quanto riguarda il racconto di Goodland, in bianco e nero per il racconto di Eviland.

Quando si legge questo libro sembra di essere davanti a una poesia, infatti il racconto è pieno di anastrofi, figura retorica dell'inversione, che possono piacere al lettore, come è successo a me, ma che pian piano appesantiscono la storia.

Il linguaggio è abbastanza complesso, cosa che va in conflitto con la storia e con la stessa personalità di Sira. Avendo davanti una bambina molto semplice, innocente, curiosa e trovandosi a contatto con una storia che parla di temi importanti attraverso gli occhi di una bambina, il lettore si aspetta un linguaggio semplice, o perlomeno poco complesso. Un bambino, a mio parere, troverebbe difficoltà leggendo questo romanzo.

Tralasciando queste caratteristiche che rallentano la storia, l'autrice riesce a raccontare perfettamente tutte quelle che sono le avventure di Sira, nel vecchio e nuovo mondo, dando un'idea precisa al lettore di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e che nonostante le scelte sbagliate si può sempre tornare indietro e rimediare.
"Si preparava di lì a poco a compiere importanti passi. Il suo corpo mutava e con esso la sua testa, il modo di porsi e di parlare: si preparava a diventare una dei grandi, ma gli stessi erano i pensieri, l'anima e soprattutto gli occhi di quella giovane con i quali mai smetteva di adorare e ammirare."

A presto,
Claudia 






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