"A touch of Malice" di Scarlett St. Clair | Recensione di un fantasy ripetitivo e noioso

Buongiorno divora libri! Oggi vi parlerò di una delle due delusioni di febbraio (come se avessi finito di scrivere le recensioni di dicembre e gennaio). Sto parlando di A touch of Malice di Scarlett St. Clair edito Queen Edizioni, terzo romanzo della saga di Ade e Persefone.

NB se non avete letto gli altri due, potrebbero esserci spoiler.

A touch of Malice di Scarlett St. Clair edito Queen edizioni
Persefone e Ade sono fidanzati. A questa notizia, Demetra scatena una tempesta di neve, e si rifiuta di placare la tormenta a meno che sua figlia non annulli il fidanzamento. Quando gli dei dell’Olimpo intervengono, il destino di Persefone verrà messo nelle loro mani… e loro sono in conflitto. Lasceranno che Persefone sposi Ade, entrando così in guerra con Demetra, oppure ostacoleranno la loro unione e impugneranno le armi contro il dio dell’Oltretomba? L’unica cosa certa è che presto ci sarà una guerra.

A touch of malice è stato il mio primo audiolibro. L'esperienza in sè è stata positiva, il romanzo non tanto. Parto dal presupposto che il secondo libro è stato un violento decrescendo (cit.), ma dato il finale, mi aspettavo un terzo libro esplosivo e pieno di azione e avventura. Ovviamente tutto ciò non c'è stato e l'autrice non ha fatto altro che allungare il brodo. Il terzo romanzo poteva anche non esistere e ora vi spiego perché.

Prima di tutto manca una trama stabile e focalizzata su un obiettivo. Le priorità di Ade e Persefone cambiano ogni tre pagine. Inizialmente, collegandoci con il finale del secondo libro, il nemico giurato era Demetra, madre di Persefone che non accetta la sua relazione con Ade. All'inizio del libro ciò viene completamente dimenticato e messo da parte. Poi fa la sua comparsa una setta che vuole uccidere gli dei, ma dopo poche pagine anche questa viene dimenticata e ripescata a capitoli alterni. Poi c'è la questione del matrimonio di Ade e Persefone, anche questa compare e scompare. Credo che a livello di trama, l'autrice abbia buttato dentro tutto ciò che poteva, e il risultato è un accozzaglia poco chiara di argomenti diversi.

Nonostante ciò, una costante all'interno del romanzo c'è, ovvero le scene spicy tra i protagonisti. Passati un decina di capitoli, avevo perso il conto di quante ce ne fossero state. Il problema è che non aggiungono nulla alla trama e soprattutto alla relazione tra i due, che tutto sommato, con pochi alti e bassi, rimane abbastanza stabile e il matrimonio non l'ho percepito nemmeno come un evento importante.

In un certo senso, il finale del secondo libro viene rimandato e dilungato per tutto il terzo. Come ho detto sopra, se si eliminassero tutte le parti inutili (ovviamente è un'opinione personale) del romanzo, rimarrebbero all'incirca meno di un centinaio di pagine. Queste serie avrebbe benissimo potuto essere una trilogia. Tutto sommato però, queste centinaia di pagine riassunte hanno intrattenuto, ma un certo punto speravo solo di arrivare alla fine.

Come consigliai già in precedenza, il primo libro A touch of darkness mi piacque molto, quindi per la mia esperienza potete prenderlo benissimo come standalone e fare finta che i seguiti non esistano.

⭐⭐

Da Claudia è tutto,

a presto <3


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