"Spin the Dawn" di Elizabeth Lim | Recensione di un fantasy appassionante

 Buongiorno divora libri! Come state? Io sto cercando di sopravvivere a questo caldo orribile, ma la cosa che mi consola è che non avendo letto romanzi in questo periodo, non ho tante recensioni in arretrato! Partiamo subito con la recensione di Spin the Dawn di Elizabeth Lim edito Mondadori.

Spin the dawn di ELizabeth Lim edito Mondadori recensione
Maia Tamarin lavora come cucitrice nella bottega del padre, un tempo rinomato sarto. Sogna di diventare la migliore sarta del paese, ma sa che come donna il massimo cui può ambire è un buon matrimonio. Quando il padre malato viene convocato a corte, Maia si traveste da ragazzo e ne prende il posto. Dovrà affrontare altri undici sarti in una sfida impossibile: cucire tre abiti magici per la promessa sposa dell'imperatore, uno con la risata del sole, uno con le lacrime della luna e uno con il sangue delle stelle.

Ammetto che non mi aspettavo molto da questo romanzo. Pensavo di trovarmi davanti un fantasy semplice con niente di speciale. Invece ho dovuto ricredermi. E' vero, non è il romanzo dell'anno, ma ci ho trovato una storia originale capace di farmi appassionare fino alla fine.

Maia viene presentata come una ragazza determinata e ambiziosa, una delle più brave sarte del suo villaggio, se non di tutto il paese. Purtroppo, essendo donna, non può aspirare in alto, finché non le si presenta davanti l'opportunità della vita. L'imperatore ha bisogno di un nuovo sarto e lo sceglierà tra i migliori del paese. Maia si traveste e va al posto di suo fratello come successore di suo padre. Qui si può ritrovare qualche elemento della fiaba di Mulan. Il romanzo infatti viene spesso presentato come un retelling della fiaba, ma a parte questa piccola nota iniziale, si discosta totalmente.

Maia dovrà affrontare non pochi ostacoli, tra gente che scoprirà il suo segreto e la futura moglie dell'imperatore che la metterà sotto torchio e le affiderà compiti impossibili. La protagonista farà uscire tutto il suo carattere, perciò se cercate un libro semplice con una protagonista decisa e ferma, Spin the Dawn fa per voi!

Lo stile di Elizabeth Lim è semplice, con pochi fronzoli, ma chiaro e deciso. Non è per nulla confusionario e il lettore è capace di comprendere attentamente tutte le dinamiche. Vi è in particolare un elemento che all'inizio pensavo fosse d'intralcio e facesse perdere carattere alla storia e poi ho apprezzato. Lim non descrive tutto ciò che i personaggi compiono, ovvero ci sono delle scene che l'autrice salta e descrive con un piccolo riassunto all'inizio dei capitoli. Inizialmente pensavo che fosse un'opportunità sprecata: avrebbe potuto descrivere e dedicare capitoli a tutte quelle scene non spiegate per approfondire i personaggi, ma col senno di poi ho capito che non erano necessarie. I personaggi risultano ben caratterizzati anche senza quelle scene, che nel complesso avrebbero solo appesantito la narrazione, rendendo Spin the Dawn un romanzo lungo e noioso, mentre invece si presenta come l'esatto contrario.

Altra piccola nota. Ho visto spesso questo romanzo venir definito come romantasy. Da parte mia, non è proprio la definizione che darei. E' uno di quei fantasy con la tipica nota romance, che non prende il sopravvento nel romanzo.

In conclusione, Spin the Dawn è un ottimo romanzo fantasy, di poche pretese e poco complesso, ma capace di appassionare e lasciare un piccolo segno, grazie ai personaggi e alla sua storia abbastanza originale.

Spero che questa recensione vi sia stata utile!

"Allora capii che eravamo come due pezzi di stoffa, cuciti insieme per la vita. I nostri punti non potevano essere sciolti. Non l'avrei mai permesso."

⭐⭐⭐

A presto,

Claudia



"Harrow La Nona" di Tamsyn Muir | Recensione di un fantasy confusionario

 Buongiorno divora libri! E' arrivato il momento in cui non posso più evitarla. Devo scrivere la recensione di Harrow la Nona di Tamsyn Muir edito Mondadori. E quindi eccomi qui.

NB per chi non ha letto il primo libro della serie Gideon la Nona, ci potrebbero essere spoiler.

Harrow la Nona di Tamsyn Muir edito Mondadori recensione
Harrowhark Nonagesimus, l'ultima necromante della Nona Casa, è stata ingaggiata dall'Imperatore per combattere una guerra che non si può vincere. Ma si sente sempre peggio, la sua spada le dà la nausea e persino la mente minaccia di tradirla. Chiusa nell'atmosfera gotica del Mithraeum dell'Imperatore con tre insegnanti poco amichevoli, inseguita dai fantasmi pazzi di un pianeta assassinato, Harrow deve affrontare due scomodi interrogativi: c'è qualcuno che sta provando a ucciderla? E, qualora ci riuscisse, l'universo sarebbe un posto migliore senza di lei?

La lettura di Harrow la Nona è stata un turbinio di emozioni e soprattutto di confusione. Pensavo di essermi allenata bene con Gideon la Nona, ma a quanto pare era solo l'inizio. I miei pensieri costanti durante la lettura erano: non sto capendo una mazza, e questo chi è?, aspetta un attimo cosa sta succedendo ora?, e così via... .

Fatto sta che l'ho trovato un romanzo spettacolare.

Se avete letto Gideon la Nona, allora avete familiarità con lo stile di Tamsyn Muir, ma in Harrow la Nona l'autrice ha sbloccato qualche capacità soprannaturale conosciuta solo a lei.

Come vi ho accennato all'inizio, la prima parte del romanzo è molto confusionaria e mi ha rallentato nella lettura. Sarei andata molto più spedita se gli eventi fossero stati più chiari. A questo livello avrei dato in totale due stelline. Con il passare delle pagine e lo svelarsi degli eventi tutto è stato molto più chiaro. L'autrice ha avuto uno schema ben delineato in mente è da lettrice ci sono cascata.

Tutta quella confusione iniziale ha sempre avuto un senso, era calcolata, e negli ultimi capitoli del libro, con tante rivelazioni scioccanti, viene svelato tutto.

Insomma, a livello di trama non è niente di estremamente entusiasmante e non succede niente di eclatante. E' pur sempre un romanzo di passaggio che serve a delineare i personaggi e a mettere qualche puntino sulle i per le situazioni rimaste irrisolte (per esempio la storia del Dio Imperituro).

E' un romanzo che ho apprezzato per lo stile dell'autrice (che ha raggiunto dei picchi altissimi) e per la sua capacità di strutturare la storia in una maniera così complessa da risultare confusionaria, ma che in realtà è sempre stata lineare.

Leggere Harrow la Nona è stata un'avventura. All'inizio è stata una tranquillissima passeggiata, poi sono partite le montagne russe!

So che questa non sembra molto una recensione, ma chi ha letto Gideon la Nona sa a cosa mi riferisco. Leggere questi romanzi e sentirne parlare sono due esperienze completamente diverse! Già mi stupisco di come sia riuscita a mettere qualche parola una dietro l'altra qui sul blog!

"Nulla poteva potenziare la tua determinazione a vivere come qualcuno che ti suggeriva che fosse meglio morire. Dieci minuti dopo eri in cucina in uno stato che somigliava molto al brio a mangiare gli avanzi di uno stufato, ingozzandoti con quell'ultimo pranzo prima dell'apocalisse. Ed eri arrabbiata. E da arrabbiata sei sempre stata una vera cagaca**i"

⭐⭐⭐⭐

A presto,

Claudia


Ritorno dalla pausa, ovvero cosa ho letto in questi mesi?

 Buongiorno divora libri! Eccomi tornata dopo una sessione estenuante, dove per concentrarmi dallo studio ho deciso di fare letture più leggere e abbandonare un attimo i romanzi, dando spazio a serie tv e anime per svagare il  cervello. Ecco qui la (breve) lista di quello che ho letto!


The Promised Neverland numero 12
- The Promised Neverland numeri 12, 13, 14, 15, 16, 17 di Kaiu Shirai e Posuka Demizu edito JPop

In un precedente acquisto ho deciso di recuperare gli ultimi numeri che mi mancavano del manga The Promised Neverland, così ne ho letti alcuni (anche in quei pochi giorni di mare che ho fatto). Sono rimasta piacevolmente sorpresa. Dal numero 12 la situazione si riprende molto bene e gli eventi diventano più dinamici. Ci sono anche dei colpi di scena che io non mi sarei mai aspettata. Attendo con ansia di leggere la conclusione!





- Lore Olympus di Rachel Smythe su Webtoon

Lore Olympus volume 1

Come vi accennai in un post qui sul blog, ho letto le stagioni 1 e 2 di Lore Olympus su Webtoon. Una volta uscita la stagione 3 ho rallentato un po' e non ero più al passo perché troppo ripetitiva. Finalmente mi sono decisa a terminare quella ventina di episodi che mi separavano dalla fine. E' una graphic novel che io consiglierò sempre a chiunque, ma come si suol dire, penso che l'autrice abbia allungato un po' il brodo. Vi è stata una conclusione degna e sono contenta che non sia stata sviluppata ulteriormente.


Vi avevo avvisati che questa sarebbe stata una lista molto breve! Voi cosa avete letto in questi primi due mesi di estate?

A presto,

Claudia

Se volete, qui trovate la precedente recensione di Lore Olympus!

"Catfish Rolling" di Clara Kumagai | Recensione di uno sci-fi emozionante

 Buongiorno divora libri! Finalmente riesco a portarvi la recensione di Catfish Rolling di Clara Kumagai edito Giunti Editore. E' un romanzo per ragazzi, un mix di narrativa semplice e fantascienza che vi farà emozionare!

Catfish Rolling di Clara Kumagai edito Giunti Editore
Secondo la leggenda sotto le isole del Giappone si nasconde un gigantesco pesce gatto che causa terremoti ogni volta che si gira. Nel mondo di Catfish Rolling uno di questi terremoti ha mandato in frantumi il tempo, che oggi in certi luoghi del Giappone scorre più in fretta o più piano che in altri. Sora ha perso sua madre nel terremoto e ora teme che l’ossessione di suo padre verso questi luoghi misteriosi e vietati le porti via anche lui. Salvarlo significherà mettere tutto in gioco, affrontando proprio ciò di cui ha più paura.

Partiamo dal presupposto che ho letto il romanzo solo per curiosità, perché visto molte volte sui social e l'ho trovato disponibile su mlol. Non avevo letto nemmeno la trama, quindi ho scoperto tutto piano piano. I primi capitoli servono per la presentazione dei personaggi e della situazione generale: Sora ha solamente suo padre e non è mai riuscita pienamente ad affrontare il lutto della madre, per questo insieme al padre ha sempre cercato di capire cosa sia successo in quel famoso terremoto. Vede continuamente la gente che va avanti con la propria vita e lei che rimane bloccata a quel fatidico giorno. La crescita di Sora nel corso del romanzo è notevole. Scoprirà nuova gente, ambienti diversi da quelli a cui è abituata e soprattutto affronterà il padre.

Purtroppo, ho riscontrato due problemi. Il primo è la spiegazione del funzionamento delle zone con diverso scorrimento del tempo. Non vi è un trattazione esaustiva dell'argomento e nel corso del libro è tutto molto confusionario. Mi sono ritrovata a un certo punto a rifletterci sopra perchè alcune cose non sono state chiare. Ci viene detto della creazione di zone temporali, alcune più veloci e altre più lente, ma non viene mai spiegato il comportamento degli umani nelle zone. Ovvero, gli esseri umani si muovono anch'essi più velocemente o lentamente? O il funzionamento del corpo umano rimane sempre lo stesso, è solo il tempo a scorrere diversamente? Questo non viene mai spiegato. Viene accennato il subire delle conseguenze, ma non viene mai chiarito come si va incontro ad esse.

La seconda nota dolente è lo svolgimento. Una volta chiariti i presupposti iniziali, non è molto chiaro dove l'autrice voglia andare a parare. All'inizio si rimane con un po' di suspence, ma dopo 100 pagine ripetitive e in cui vengono ribadite sempre le stesse cose e situazioni, ci si stanca.

Nonostante ciò, essendo un romanzo con un target giovanile, è molto scorrevole e ho trovato interessante soprattutto l'ultima parte. Lo stile dell'autrice non è nulla di estremamente particolare e risulta semplice e chiaro.

Per concludere, è un romanzo che vi consiglio se vi piacciono notevoli sviluppi e crescite dei personaggi e tematiche come il lutto e la famiglia.

⭐⭐⭐

A presto,

Claudia

"Solaris" di Stanislaw Lem | Recensione di fantascienza filosofica

 Buongiorno divora libri! Con il gruppo di lettura Mondi tra le righe di Crocevia dei mondi (li trovate su Instagram) il mese scorso abbiamo letto Solaris di Stanislaw Lem edito Sellerio Editore, un libro davvero intrigante che pone uno sguardo sull'essere umano.

Solaris di Stanislaw Lem edito Sellerio Editore
Kevin è un ricercatore per la missione Solaris, un pianeta lontano dalla Terra che non le somiglia affatto. La Terra è popolata da essere viventi, fatta di terra e oceani. Solaris invece è un pianeta popolato da questa massa informe, che gli scienziati hanno chiamato Oceano, mai vista da nessuno prima d'ora. Per anni si è cercato di studiare i suoi comportamenti e farli assomigliare a quelli umani, ma nessuno ci è mai riuscito.

Kevin arriva per l'ennesima volta sulla stazione spaziale che orbita intorno a Solaris, ma inizia a notare comportamenti strani e imprevedibili da parte dei colleghi. Cosa sta succedendo sulla stazione? Kevin sembra l'unico lucido che potrebbe essere in grado di capirlo.

Solaris non è un semplice romanzo di fantascienza, nonostante sia impostato in questa maniera. Attraverso la finzione (il pianeta strano e mai visto prima, teorie scientifiche ecc), l'autore avvia anche il lato filosofico del romanzo. Mostra come gli umani cerchino di ritrovarsi in questo pianeta, di renderlo umano come loro. Questa spinta colonizzatrice da parte dell'essere umano, che cerca in tutti i modi di rendere qualcos'altro suo e di rivedersi in questo. Invece Solaris esiste indipendentemente dall'umanità che lo ha scoperto. L'essere umano cerca qualcosa di buono per lui nello spazio, invece Solaris mostra la cattiveria, cosa non è buono, tutti i punti più oscuri. Gli scienziati cercavano qualcosa che gli dicesse "bravi siete arrivati fin qui", ma hanno trovato uno specchio che riflette solamente il marcio. Ho apprezzato questi parallelismi (sottolineanti anche una certa critica al mondo scientifico) perché hanno reso il romanzo riflessivo e interessante. 

Per quanto riguarda la trama in senso stretto, vi è un velo di suspense che permea i primi capitoli, prima di giungere al climax degli eventi e capire esattamente cosa sta succedendo. I personaggi non sono estremamente caratterizzati, ci viene riferito tutto ciò che è utile per lo sviluppo del romanzo: qualche evento del loro passato, note caratteriali sufficienti. Effettivamente l'unico personaggio con cui si può familiarizzare è il protagonista Kevin, gli altri sono come degli spettatori.

Lo stile di Stanislaw Lem è preciso e pulito e rende il romanzo scorrevolissimo, a meno delle parti più descrittive. Tutto ciò che riguarda Solaris, le ricerche condotte, cosa si sa del pianeta, come è stato scoperto, viene raccontato in lunghissime descrizioni, anche per decine di pagine, e ammetto che sono state queste parti a rallentarmi e farmi perdere la concentrazione.

Per riassumere, Solaris è un buon romanzo di fantascienza misto a filosofia, ottimo per chi si approccia alla fantascienza russa per la prima volta, ma non lo consiglio a chi non ha già letto qualcosa di fantascienza e a chi non piacciono trattazioni molto lunghe.

⭐⭐⭐

A presto,


Claudia

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