Buongiorno divora libri! Torno oggi con la recensione di Oliva Denaro di Viola Ardone edito Einaudi, un romanzo che mi ha fatto riflettere e mi ha spezzato il cuore.
La colpa e il desiderio di essere liberi in un romanzo di struggente bellezza. «Io non lo so se sono favorevole al matrimonio. Per questo in strada vado sempre di corsa: il respiro dei maschi è come il soffio di un mantice che ha mani e può arrivare a toccare le carni». Un’intensa storia di formazione: quella di una ragazza che vuole essere libera in un’epoca in cui nascere donna è una condanna. Un personaggio femminile incantevole, che è impossibile non amare. Un rapporto fra padre e figlia osservato con una delicatezza e una profondità che commuovono.
Diverse persone mi hanno consigliato questo libro e avendolo trovato su Audible (per quei pochi mesi che l'ho utilizzato) ho deciso di ascoltarlo. Sin dall'inizio ne sono rimasta completamente folgorata. Quella di Oliva Denaro, sulla falsa riga Franca Viola, è una storia, una vita, piena di dolore, di riflessione e alla fine di rinascita.
Oliva Denaro è nata e cresciuta in un paesino siciliano, approssimativamente tra gli anni '60 e '70. Ovviamente ha ricevuto un'educazione consona a una ragazzina. E' andata a scuola, ha deciso di continuare gli studi per prendere il diploma, per poi fermarsi perché secondo la madre stava ricevendo influenze negative, che non si addicevano a una ragazza. Oliva, però, non si è mai fermata all'apparenza. Si è sempre domandata perché le ragazze devono comportarsi in un certo modo rispetto ai maschi, perché devono stare più attente, devono essere più educate, e soprattutto non capisce cosa accade esattamente nel periodo di transizione da bambina a donna. Perché a un certo punto non può più uscire da sola e essere sempre accompagnata? Perché non più giocare con il suo migliore amico? Perché non può fare le faccende con il padre a differenza di suo fratello? Insomma, una vita fatta di perché, che guideranno Oliva durante un percorso doloroso, fatto di violenza e poco ascolto. Perché è quello che spetta alle donne in quel periodo (non che ora sia molto diverso) se ti succede qualcosa, è colpa tua, avresti dovuto fare più attenzione, dare meno confidenza. Soprattutto se l'uomo che ti trovi davanti è potente e influente, sicuramente più di te, perché la tua parola vale zero e la ragione è dalla sua parte.
Oliva non attraversa solamente il suo trauma, cercando di comprenderlo, di rendersi conto di cosa gli è stato effettivamente fatto, ma intraprende un percorso, fatto di decostruzione, di accettazione, di ribellione e libertà. La Oliva del futuro rifiuterà qualsiasi tipo di costrizione e vivrà nella speranza che le cose migliorino.
Complice la prima persona, il lettore è completamente immedesimato nella protagonista, risultando in un romanzo molto emozionante. Ho perso piccoli pezzettini di cuore alla volta, ogni volta che Oliva non veniva ascoltata e compresa. Ovviamente ho provato anche molta rabbia, vedendo come le cose vanno al giorno d'oggi.
Per quanto riguarda la narrazione, come già detto è in prima persona, risultando molto scorrevole, dato che assistiamo ai dialoghi e ai pensieri di Oliva direttamente.
Nel complesso, credo che Viola Ardone abbia ridato voce a Franca Viola, una donna molto spesso dimenticata dalla storia italiana, un pezzo fondante dei diritti che abbiamo oggi e una donna a cui ispirarsi per il coraggio. Nonostante la storia di Oliva sia diversa da quella di Franca Viola in molti punti, penso siano accumunate dagli stessi sentimenti e pensieri.
Insomma, è un romanzo che consiglierei a chiunque, per capire un pezzettino di storia italiana e farsi due domande su ciò che molte donne vivono sulla propria pelle.
"Al posto delle tabelline e dei verbi irregolari avrebbero dovuto insegnarci a dire di no. Tanto il sì le femmine lo imparano alla nascita."
⭐⭐⭐⭐⭐
A presto,
Claudia
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