"Unravel the Dusk" di Elizabeth Lim | Recensione di un sequel deludente

 Buongiorno divora libri! Oggi vi porto la recensione di Unravel the Dusk di Elizabeth Lim, seguito di Spin the Dawn edito Libri Mondadori

NB Potrebbero esserci spoiler per chi non ha letto il primo libro!

Unravel the dusk di Elizabeth Lim edito Libri Mondadori
Maia Tamarin ha già dimostrato di essere la più abile sarta del paese. Ha sbaragliato gli altri concorrenti nella gara con cui l'imperatore ha scelto il nuovo sarto imperiale. Ha viaggiato fino ai confini del mondo per procurarsi la risata del sole, le lacrime della luna e il sangue delle stelle. E con questi tesori ha cucito tre abiti magici, ciascuno degno di una dea. Ma le prove per lei non sono ancora terminate. Al ritorno dal suo viaggio, il regno è sull'orlo della guerra e Edan, il ragazzo che ama, è sparito. Forse per sempre. La guerra che impazza non è niente a confronto della battaglia che Maia combatte contro se stessa. Da quando è stata marchiata dal demone Bandur non è più la stessa... La posta in gioco è più alta che mai, ed è solo questione di tempo prima che Maia si perda completamente. Ma non si fermerà davanti a nulla pur di ritrovare Edan, proteggere la sua famiglia e garantire al suo paese una pace duratura.

E' stato uno dei sequel più deludenti che abbia letto. L'inizio è lentissimo, lo svolgimento ripetitivo e sconclusionato, il finale molto prevedibile. Non ho trovato nessuna particolare evoluzione nei personaggi, anzi ora sembrano più piatti rispetto al primo volume.

Gli eventi finali di Spin the Dawn delineavano già una rottura e una futura diversità per Unravel the Dusk, che a mio avviso non è stata gestita molto bene. In questo secondo libro seguiamo Maia alle prese con la sua trasformazione in demone, e questo conflitto interiore occupa quasi metà libro, risultando molto ripetitivo. Anche le situazioni Maia demone deve affrontare sono sempre le stesse. Sembra che l'autrice abbia allungato il brodo su questa parte, risultante in 150 pagine profondamente noiose e ripetitive. Subito dopo vi è la narrazione della guerra. Qui il romanzo inizia a prendere un po' di ritmo e a far comparire altri personaggi, a parte la protagonista. Ed è qui che il finale diventa abbastanza prevedibile. Si capisce fin da subito dove l'autrice vuole andare a parare e si risolve tutto per il meglio.

Dello stile di Elizabeth Lim vi aveva già parlato nella recensione del primo libro. E' molto semplice e scorrevole, non esageratamente descrittivo.

Insomma, mi aspettavo assolutamente di meglio e avrei voluto scrivere molto di più, invece non ho ricevuto né provato granché, solo il nulla cosmico.

⭐⭐.5

A presto,

Claudia

Trovate qui la recensione del primo libro!

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