Wrap Up | NOVEMBRE 2025

 Buongiorno Divora Libri! Un altro mese è giunto al termine (e tra poco anche un altro dato che il nuovo anno è alle porte). Come vi avevo annunciato, a novembre ho letto solo tre libri e un manga. Cominciamo!

- Palestina 2048 curato da Basma Ghalayini edito Zaatar

Una raccolta di racconti fantascientifici in cui gli autori e autrici palestinesi immaginano la Palestina 100 anni dopo la Nakba. Ciò che mi ha colpito è la passione e l'amore che i palestinesi provano per la propria terra e sono state anche super interessanti alcune "soluzioni" che hanno trovato per la questione palestinese. Alcuni racconti mi sono piaciuti meno, ma nel complesso è stata un'ottima lettura che mi ha avvicinato ancora di più a questo popolo facendomi capire realmente cosa provano.


- Le regole del gioco di Penelope Ward e Vi Keeland edito Newton Compton Editori

Ho scoperto questo romance su Prime Reading e si è rivelato molto piacevole, nonostante i tropes non di mio piacimento. E' stato un ottimo romance che mi ha tenuto compagnia prima di andare a dormire.


- La repubblica del drago di R.F. Kuang edito Mondadori

Questo secondo libro della trilogia della Guerra dei Papaveri è stato ancora più incredibile del primo. Mi ha sconvolto pagina dopo pagina e mi sono continuamente chiesta come abbia fatto Kuang a immaginarsi ogni singola parola del libro. Bellissimo. Ho paura di leggere il terzo, ma allo stesso tempo sono emozionata.


- Frieren numero 9 di Kanehito Yamada edito J-Pop

Questa serie manga continua ad affermarsi come una delle mie preferite. Adoro i personaggi e la trama e non vedo l'ora di vederla animata nella seconda stagione. La consiglio a chiunque, soprattutto a chi ama le storie cozy con una giusta dose di azione.

Per novembre è tutto, ci aggiorniamo alla fine dell'anno!

A presto,

Claudia

Libri da leggere in inverno | Consigli librosi

 Buongiorno divora libri! Attendevo di fare questo post da ormai un mese e dato che il natale si avvicina e con lui anche l'arrivo ufficiale dell'inverno, ho pensato che questo fosse il momento giusto. Partiamo quindi con i consigli librosi, che possono essere anche buoni spunti per regali di natale.

- Anna dai capelli rossi di Lucy M. Montgomery edito Gallucci

Nonostante il personaggio di Anna sia sempre così gioioso e vivace, le atmosfere cozy e coccolanti di questa serie l'ho sempre associate al Natale, che puntualmente è protagonista dei libri. E' una lettura super tenera che vi terrà incollati alle pagine e vi farà voglia di avere Anna accanto a voi per una passeggiata nel bosco!


- Una dote si sangue di S.T Gibson edito Mondadori

La pecca di questo libro è che non è al momento disponibile in cartaceo, ma solo in digitale. Potrebbe sembrare una lettura più autunnale che invernale, ma anche qui le atmosfere sono per lo più invernali. Se vi piacciono le storie di rivincita e libertà e se apprezzate i vampiri, questo libro fa per voi!


- Tenebre e Ossa di Leigh Bardugo edito Mondadori

Anche qui, le atmosfere sono prettamente invernali, di conseguenza ottimo per immedesimarsi nel clima dicembrino. Il primo di una trilogia fantasy in cui la protagonista scopre di avere poteri incredibili e dovrà scegliere da che parte stare. Ottima serie fantasy per me, e anche buon inizio per conoscere l'autrice.


- Una donna di Sibilla Aleramo edito Feltrinelli

Un romanzo che descrive la vita di tutti i giorni nell'Italia post guerra, dagli occhi di una donna. Gli spunti che si possono trarre da questo libro sono infiniti, per riflettere sia su quella che è stata la nostra storia, sia per comportamenti che permangono tutt'ora. Consigliato a chi piace leggere di vita quotidiana, narrata da un punto di vista diverso che non sempre potremmo conoscere.


- Dimentica il mio nome di Zerocalcare edito Bao Publishing

Per gli amanti delle graphic novel, con Zerocalcare non si sbaglia mai! In questo volume troviamo il protagonista diviso tra l'età adulta e l'infanzia, che rivede e riscopre alcuni suoi rapporti famigliari. Rispetto ad altri è un libro molto più introspettivo e emotivo, ma comunque l'impronta dell'autore è sempre ben visibile.


Per oggi e tutto, se mi vengono in mente altri consigli, sarò qui pronta a dispensarli!
A presto,

Claudia

"Ave Mary. E la Chiesa inventò la donna" di Michela Murgia | Recensione di un saggio preciso ma inconcludente

 Buongiorno divora libri! Finalmente vi porto la recensione di un saggio letto a febbraio, ovvero Ave Mary. E la chiesa inventò la donna di Michela Murgia edito Einaudi.

Ave Mary. E la chiesa inventò la donna di Michela Murgia edito Einaudi
Dovevo fare i conti con Maria, anche se questo non è un libro sulla Madonna.
È un libro su di me, su mia madre, sulle mie amiche e le loro figlie, sulla mia panettiera, la mia maestra e la mia postina.
Su tutte le donne che conosco e riconosco.
Dentro ci sono le storie di cui siamo figlie e di cui sono figli anche i nostri uomini: quelli che ci vorrebbero belle e silenti, ma soprattutto gli altri. Questo libro è anche per loro, e l'ho scritto con la consapevolezza che da questa storia falsa non esce nessuno se non ci decidiamo a uscirne insieme.

Questo è stato il primo libro che ho letto di Michela Murgia. Nonostante io riconosca la potenza e l'importanza della sua persona e mi ritrovi in molte cose da lei affermate, non sono mai riuscita a convincermi a leggere qualcosa di suo. Ho deciso di iniziare da Ave Mary perchè tratta temi più vicini alla mia quotidianità, essendo credente.

Nel complesso l'ho trovato una lettura interessante, in cui l'autrice porta avanti le sue tesi con argomentazioni ben fondate e esplicative. I temi trattati sono per esempio il matrimonio, il sacrificio, la maternità, terreni ideologici di guerra per il cristianesimo. Guerra combattuta molto spesso a discapito delle donne. Mi sono trovata d'accordo su tutti i fronti e ho apprezzato la schiettezza di Murgia, che non è mai risultata accusatoria o addirittura blasfema.

Per tutto il saggio però ho provato un certo senso di incompletezza, come se molte questioni venissero lasciate in sospeso. L'autrice in effetti non pone mai una soluzione definitiva ai problemi che sottolinea e ciò mi ha provocato molto disappunto. Arrivata alla fine del libro però ho capito: una soluzione alle problematiche evidenziate non riuscivo a trovarla neanche io. Effettivamente è abbastanza inutile proporre soluzioni concrete a questo punto della storia, perchè prima di tutto c'è bisogno di un profondo cambio di mentalità, che in alcune situazioni sta già avvenendo per determinati temi. Allo stesso tempo però, senza proporre una soluzione, Ave Mary rimane un libro informativo fino a sè stesso.

In un certo senso è un libro che mi ha lasciato un po' di amaro in bocca, nonostante qualcosa io l'abbia imparata. Comunque lo consiglio per chi conosce poco del tema ed è interessato. 

⭐⭐⭐⭐

A presto,

Claudia

Wrap Up | OTTOBRE 2025

 Buonasera divora libri! Come al solito una volta iniziato questo periodo, comincio a farmi sentire sempre meno. Però, eccomi qui con il wrap up di ottobre. Essendo stato un mese di vacanze post-laurea ho letto abbastanza per i miei standard.


- The Witch's Hearth di Genevieve Gornichec edito Mondadori

E' stata una scoperta molto interessante, considerato che la mitologia norrena mi ha sempre affascinato. Mi è piaciuta molto la protagonista e l'evoluzione della storia, nonostante le prime 100 pagine siano state molto lente. Consigliato!


- La biblioteca sotterranea di CHOME edito Toshokan

Un manga super carino con storie fuori dal comune, al confine tra realtà e fantasia. Non ho capito molto di alcuni racconti (lo ammetto), ma nel complesso è stato molto piacevole e i disegni sono bellissimi.


- La locanda dei gatti e dei ricordi di Yuta Takahashi edito Feltrinelli

Ho iniziato questo romanzo completamente a caso perchè presente su Prime Reading. Anche lui è stato molto piacevole e mi ha fatto anche scendere una lacrimuccia. E' uno dei pochi romanzi giapponesi che mi ha conquistata, quindi un premio se lo merita.


- San Francesco di Alessandro Barbero edito Laterza

Che dire, mi farei scrivere la vita da Barbero. Nonostante sia famosissimo, ho sempre saputo poco di San Francesco e questa è stata l'occasione buona per conoscerlo. Purtroppo per come è strutturato può risultare un po' ripetitivo, ma non mancano spunti curiosi e interessanti. Promosso!


- Tenui Bagliori di Murasaki Yamada edito Einaudi

E' un manga composto da vari racconti, la cui protagonista è una casalinga, madre di due figlie e spostata. La donna racconta le contraddizioni della sua vita, come le stia stretta, come cerca di fuggire. E' stato bello perchè si toccano con mano le emozioni della donna, che penso siano condivise da un gran numero di donne.


- La guerra dei papaveri di R. F. Kuang edito Mondadori

Che dire. Mi ha conquistata da subito e il mio rapporto con questo romanzo fantasy è diventato ossessivo. E' una storia bellissima ma devastante che merita di essere assaporata e ti distrugge un poco alla volta. Ho adorato tutto.


- Hot for slayer di Ali Hazelwood 

Parto dal presupposto che essendo un racconto non mi aspettavo un particolare sviluppo dei personaggi e della loro relazione, però mi è piaciuto. Non è stupendo e indimenticabile, ma mi ha saputo tenere compagnia prima di andare a dormire, il che non è semplice. Consigliato per chi ama l'autrice o chi cerca un libro veloce.


Questo è tutto! Non vi abituate a tutti questi libri, ottobre è stata un'eccezione!

A presto,

Claudia

"Hunger Games. L'alba sulla mietitura" di Suzanne Collins | Recensione di un prequel emozionante ma riciclato

 Buongiorno divora libri! Finalmente è giunto il momento di portarvi la recensione di Hunger Games. L'alba sulla mietitura di Suzanne Collins edito Mondadori, l'attesissimo prequel di Hunger Games uscito a marzo di quest'anno.

Hunger Games. L'alba sulla mietitura di Suzanne Collins edito Mondadori
All’alba dei cinquantesimi Hunger Games, i distretti di Panem sono in preda al panico. Quest’anno, infatti, per l’Edizione della Memoria, verrà sottratto alle famiglie un numero doppio di tributi rispetto al solito. Intanto, nel Distretto 12, Haymitch Abernathy cerca di non pensarci troppo, l’unica cosa che gli interessa è arrivare vivo a fine giornata e stare con la ragazza che ama. Quando viene chiamato il suo nome, però, il ragazzo vede infrangersi tutti i suoi sogni. Strappato alla sua famiglia e ai suoi affetti, viene portato a Capitol City con gli altri tre tributi del Distretto 12: una ragazza che per lui è quasi una sorella, un esperto in scommesse e la ragazza più presuntuosa della città. Non appena gli Hunger Games hanno inizio, Haymitch comprende che tutto è stato predisposto per farlo fallire. Eppure qualcosa in lui preme per combattere... e far sì che la lotta si estenda ben oltre l’arena.

Come tutti i fan sfegatati della saga (e io mi annovero fieramente tra questi), sono a dir poco impazzita all'annuncio del prequel che tutti stavamo aspettando: l'attesissimo racconto delle edizioni a cui ha partecipato Haymitch Abernathy. Premetto che non è uno dei miei personaggi preferiti, ma mi ha sempre affascinato la sua figura e soprattutto come è diventato l'adulto della trilogia principale. Suzanne Collins cerca di farlo con questo libro, riuscendoci in parte e fallendo in alcuni punti.

Ovviamente i presupposti iniziali sono i soliti: giorno della mietitura e arrivo della cinquantesima edizione degli Hunger Games. Il protagonista entra in scena e a causa di varie circostanze Haymitch parteciperà alla edizione. Il proseguo del romanzo è quasi identico al primo libro della trilogia: arrivo a Capitol City, eventi a cui i tributi devono partecipare, i giochi e poi il racconto del post-giochi. Devo ammettere che non mi aspettavo un'impostazione del genere. Credevo che l'autrice si sarebbe più concentrata sull'Haymitch post giochi al posto di raccontare tutti gli eventi degli Hunger Games, ma leggendo il libro, la scelta risulta comprensibile. L'autrice infatti costruisce tassello dopo tassello l'Haymitch della trilogia, mostrando gli eventi decisivi che hanno portato alla caratterizzazione del personaggio.

Di base, ho apprezzato l'impostazione, nonostante molti punti deboli. Il primo è il riciclo di eventi e situazioni presentate e descritte già nelle trilogia. Molto spesso mi è sembrato di leggere La ragazza di fuoco con protagonista Haymitch, a causa della similarità tra gli eventi. Infatti l'idea che passa al lettore è che Haymitch sia proprio il precursore di Katniss. A volte riciclati sono anche i personaggi, ovvero alcune figure chiave del racconto sono in realtà personaggi già incontrati nella trilogia. Molti lo hanno definito fan service, ed effettivamente la definizione calza e capisco anche la volontà di creare hype di proposito. Per fortuna, i personaggi riciclati non si comportano in modo differente dalla trilogia, nel senso che Collins ha comunque mantenuto la loro caratterizzazione base, concentrandosi anche nei loro confronti di spiegare e evidenziare alcune backstory lasciate in sospeso. Queste scelte però mi hanno dato da pensare. Ovvero, perchè di queste situazioni non viene fatto nemmeno un minimo accenno nella trilogia? La risposta è ovvia ovvero che sono state pensate molto dopo, ma allora perchè fare queste scelte? E qui rientra l'ipotesi di fan service. Ovviamente sono caduta nella trappola, nel senso che oggettivamente è piacevole per un fan ritrovare personaggi che gli stanno a cuore e scoprire la loro storia, ma allo stesso tempo non quadra con ciò che viene presentato nella trilogia creando dei contrasti e un certo fastidio.

Riguardo i nuovi personaggi, mi sono piaciute tantissimo Maysilee, tributo anche lei del distretto 12 (la famosa migliore amica della madre di Katniss) e Lenore Dove, che tutti hanno odiato. Se Maysilee fosse stata nella trilogia, probabilmente sarebbe stato il mio personaggio preferito: è testarda, viziata, a tratti antipatica e snob, ma sa quello che vuole e affronta Capitol City a testa alta. Lenore Dove invece, la famosa fidanzata di Haymitch è stato un personaggio quasi inutile ma che ho comunque apprezzato ai fini della caratterizzazione del protagonista (e dei collegamenti con la ballata ma non mi dilungo per non fare spoiler).

Riguardo lo sviluppo della trama, a mio parere non ci sono stati colpi di scena particolari, perchè come già detto, non c'è nulla di nuovo ma sono situazioni già viste soprattutto nella Ragazza di fuoco: la solita violenza e ricchezza di Capitol City a cui i tributi decidono di non sottomettersi. Decisamente temi importanti sono affrontati, ma ripeto nulla di nuovo rispetto alla trilogia. Ciò non vuol dire però che non sia stato emozionante. Vedere il piccolo Haymitch che affronta i giochi e i relativi sviluppi è stato devastante, a maggior ragione sapendo che il vincitore sarebbe stato lui.

Nonostante ciò, la parte per me più interessante è stato il finale. Vedere come l'Haymitch ragazzo si congiunge con l'Haymitch adulto e i relativi problemi e personalità che ha sviluppato.

Insomma, per essere un libro di cui in un certo senso si conosce l'esito (la vittoria di Haymitch), Suzanne Collins si è giocata molto bene le sue carte. Ha creato un romanzo per me valido nonostante il fan service e una storia avvincente e accattivante, che non supera però la trilogia. Mi aspettavo qualcosa di diverso, ma ciò non vuol dire che il romanzo sia orribile e illeggibile.

Ultimo commento, credo che con questo libro si sia chiuso un cerchio e ora la Ballata dell'usignolo e del serpente risulta perfettamente collegato con gli altri libri.

Ovviamente vi consiglio dei leggerlo se siete amanti della trilogia, ma senza riporre eccessive aspettative.

"Sperare in qualcosa di meglio potrebbe essere pericoloso; potrebbe rendermi cieco rispetto alla realtà della mia situazione. Ricordo che la nonna diceva sempre: "Finché c'è vita, c'è speranza". Ma, per come la vedo io, la speranza somiglia molto al liquore bianco. Sulle prime sembra innocuo, però alla fine ti frega sempre."

⭐⭐⭐ 

Alla prossima recensione,

Claudia

Per leggere cosa ne penso della trilogia, cliccate qui!

Per leggere la recensione della Ballata, cliccate qui!

Potrebbero interessarti