Buongiorno Divora libri! Oggi vi lascio la recensione di Se i gatti scomparissero dal mondo di Kawamura Genki edito Einaudi!
Il protagonista della nostra storia di lavoro fa il postino, mette in comunicazione tutti gli altri ma accanto a sé non ha nessuno. La sua unica compagnia è un gatto, Cavolo, con cui divide un piccolo appartamento. I giorni passano pigri e tutti uguali, fin quando quello che sembrava un fastidioso mal di testa si trasforma nell'annuncio di una malattia incurabile. Come passare la settimana che gli resta da vivere? Riesce a stento a compilare la lista delle dieci cose da provare prima di morire. Non resta nulla da fare, se non disperarsi: ma ecco che ci mette lo zampino il Diavolo in persona. E come ogni diavolo che si rispetti, anche quello della nostra storia propone un patto. Un giorno di più di vita in cambio di qualcosa…
Avevo molte aspettative su questo libro, ma non si è rivelato all'altezza. Nel complesso l'ho trovato asettico e poco emozionante.
Parto dal presupposto che Se i gatti scomparissero dal mondo non è una storia originale. Ha una trama sentita e risentita: il protagonista fa un patto con il diavolo per allungare la sua vita e, come tutti i patti con il diavolo, c'è un prezzo da pagare. In questo caso, far scomparire qualcosa dal mondo e farlo dimenticare da tutti. I presupposti sono stati buoni, almeno all'inizio. Andando avanti risulta un po' ripetitiva, ma soprattutto ciò che mi ha fatto storcere il naso è lo stile asettico dell'autore. Kawamura Genki si limita a descrivere i fatti, senza argomentarli più di tanto, risultando asettico. Il protagonista effettivamente si racconta da sé (il romanzo è narrato in prima persona), ma l'autore non ci mette il suo zampino. Il romanzo è una pura e semplice descrizione delle sue giornate e dei suoi pensieri. Si può dire che da questo punto di vista, risulti molto elementare.
Come ho già scritto sopra, complice anche lo stile dell'autore, a un certo punto il romanzo risulta ripetitivo perché segue sempre lo stesso schema. Qualcosa da far scomparire, il protagonista ci pensa, affronta i pro e contro, fa la sua scelta e vive la giornata successiva. Ovviamente andando avanti si approfondisce la conoscenza del protagonista, scoprendo i suoi difetti e punti deboli e dove il romanzo dove vuole andare a parare. Da questo punto di vista è stato anche molto scontato e prevedibile.
Nota positiva: ho apprezzato la leggera critica che l'autore fa all'utilizzo del telefono e a come forse ci siamo dimenticati dei rapporti più umani e sinceri con le persone, oltre le convenzioni sociali e i mezzi tecnologici.
Insomma, non è una storia che mi abbia fatta impazzire, ma si è lasciato leggere con tranquillità. Ovviamente l'emozione finale è stata inevitabile (per come è stata costruita la situazione) ma anche molto passeggera e dimenticabile. Ve lo consiglio se cercate una storia tranquilla per passare il tempo, ma niente di più.
⭐⭐⭐
A presto,
Claudia
NB niente citazione per questa recensione perché ho venduto il romanzo e non me le sono segnate, sorry!