"The girl who fell beneath the sea" di Axie Oh | Recensione di un fantasy tenero per sognatori

 Buongiorno divora libri, ecco a voi la recensione di The Girl who fell beneath the sea di Axie Oh.

NB io ho letto il libro in inglese, ma lo trovate anche in italiano per Mondadori!

The Girl who fell beneath the sea di Axie Oh
For generations, deadly storms have ravaged Mina's homeland. Her people believe the Sea God, once their protector, now curse them with death and despair. To appease him, each year a maiden is thrown into the sea, in the hopes that one day the 'true bride' will be chosen and end the suffering.

Many believe Shim Cheong - Mina's brother's beloved - to be the legendary true bride. But on the night Cheong is sacrificed, Mina's brother follows her, even knowing that to interfere is a death sentence. To save her brother, Mina throws herself into the water in Cheong's stead.

Swept away to the Spirit Realm, a magical city of lesser gods and mythical beasts, Mina finds the Sea God, trapped in an enchanted sleep. With the help of a mysterious young man and a motley crew of demons, gods and spirits, Mina sets out to wake him and bring an end to the storms once and for all.

But she doesn't have much time: a human cannot live long in the land of the spirits. And there are those who would do anything to keep the Sea God from waking . . .

Ho questa lettura in sospeso da un paio di Natali e ad agosto si è presentata l'occasione buona per leggerlo, dato anche il titolo ispirato al mare. La trama promette molto bene e le mie aspettative sono state rispettate, nonostante in alcuni punti io l'abbia trovato un po' vuoto e asettico, senza provocarmi particolari emozioni.

Mina è una ragazza semplice: ama la sua famiglia, soprattutto suo fratello e vuole fare di tutto affinchè sia felice. Decide così (non vi spiego nulla nel dettaglio per non farvi spoiler) di diventare la nuova sposa del dio del mare (NB sto traducendo alla lettera dall'inglese ma non so nella traduzione italiana quali nomi sono stati usati). Tutti sanno che la sposa del dio mare non ha un futuro e di lei si perde ogni traccia. Quando Mina arriva nel regno sottomarino (se così può essere definito perchè non viene mai dato esplicitamente un nome) si accorge che in realtà ha una vaga possibilità di sopravvivere. Il suo obiettivo e fare di tutto per riuscirci e allo stesso tempo salvare il dio del mare.

Devo ammettere che la trama non ha nulla di nuovo: mi piace il fatto che sia ispirato a racconti e leggende orientali, ma di per sè è di nuovo la tipica ragazza che vuole salvare il mondo e la sua famiglia. Interessanti sono stati tutti i plot twist che mi hanno colto di sorpresa, infatti la trama non è stata così prevedibile come pensavo all'inizio. In particolare la parte finale e la conclusione che sono risultate molto piacevoli e fuori dal comune per trame e sviluppi di questo tipo.

Una pecca è stata la mia mancata simpatia nei confronti dei personaggi: non sono completamente caratterizzati e molto spesso i loro comportamenti sono estremamente ripetitivi. In più è mancata un po' di chimica tra i protagonisti, per cui ci sono stati sviluppi amorosi poco esplicativi e improvvisi. Non definirei questo romanzo un romantasy, cavalca più l'onda dei fantasy e retelling, ma questo non vuol dire che la chimica tra i personaggi non debba essere spiegata.

Lo stile dell'autrice è semplice e scorrevole. Non ho incontrato particolare difficoltà a leggere in inglese. Ripeto che ovviamente non posso commentare la traduzione italiana.

Insomma, è stata una lettura abbastanza piacevole che mi ha tenuto compagnia questa estate. Ve la consiglio se cercate un fantasy tranquillo a standalone.

"That there is no place you can go so far away from forgiveness. Not from someone who loves you."

⭐⭐⭐⭐

A presto,

Claudia


"Noraleus. La fuga" di Anny Ayre | Recensione di un fantasy accattivante e promettente

 Buongiorno divora libri, finalmente vi porto la recensione di Noraleus. La fuga di Anny Ayre edito La Ruota Edizioni. Un fantasy italiano spettacolare che merita tantissimo!

Noraleus. La fuga di Anny Ayre edito La Ruota Edizioni
Il regno di Noraleus è in pace da cent’anni. Dopo la guerra, sei clan con dei poteri magici hanno sottomesso con la forza tutte le persone comuni, rendendole schiave. Sylvester e Skarlet sono due Vanus, schiavi al servizio dei Poteri, da sempre desiderosi di liberare il mondo dalla tirannia e ottenere più diritti per i meno fortunati. Mirella e Aldris, invece, nonostante le loro facoltà magiche, hanno sempre sognato di entrare nella storia e non essere mai dimenticate. In questo high fantasy, la guerra sembra essere alle porte, tra intrecci politici e un potere supremo che è stato messo a tacere.

Il lettore viene catapultato a Noraleus, un regno che, come viene spiegato passo passo nel romanzo, è diviso in vari territori e popoli. Ciascuno di questi ha un potere particolare: chi governa i fenomeni atmosferici, chi può trasformarsi in animali, chi può manipolare le menti e così via. Ogni popolo ha usi, costumi e comportamenti propri, che agli occhi degli altri vengono quasi tradotti in pregiudizi (uno dei temi trattati nel libro). Nonostante ciò, Skarlet e Sylvester non appartengono a nessun popolo: sono Vanus, non hanno poteri e perciò sono schiavi, passati di padrone in padrone da quando sono nati. Volendo rifuggire la loro condizione, i due protagonisti inizieranno una viaggio, o meglio una fuga, che li porterà a mettere in dubbio tante delle loro convinzioni, tranne quella di essere persone meritevoli di una vita normale e soprattutto di amore.

Da questa breve descrizione spero abbiate capito che il worldbuilding è spaziale. Anny Ayre ha creato un mondo fantastico, letteralmente e figurativamente, e ce lo descrive un pezzetto alla volta: niente informazioni sparate a razzo, ma descrizioni fini e puntuali per bocca e pensieri dei personaggi.

I temi trattati sono vari e li ho trovati più che centrati con la storia: la ribellione, la voglia di essere qualcuno e di essere riconosciuto, il far fronte alle ingiustizie e lottare per un mondo nuovo, intrighi politici e l'amicizia profonda. Molti potrebbero obiettare che queste sono tematiche trite e ritrite. Assolutamente sì, ma allo stesso tempo sono più attuali che mai: l'autrice ci mostra tutta la violenza a cui sono sottoposti Skarlet e Sylvester, solo perchè nati con meno privilegi degli altri, contrapponendo poi il loro forte desiderio di fuga, e anche di rinascita oserei dire.

Ho apprezzato molto lo stile di Anny Ayre. Nonostante sembri semplice, c'è comunque una certa cura nell'uso delle parole e nell'impostazione delle descrizioni, che rendono il romanzo scorrevole, ma allo stesso tempo evocativo e emozionante.

Insomma, fremevo all'idea di leggere questo romanzo, e le mie aspettative sono state ampiamente rispettate. Ve lo consiglio se cercate un buon fantasy, con ottimi personaggi e sviluppi della storia che vi possa appassionare dall'inizio alla fine!

"Quindi lo abbracciò e rimasero così, l'uno tra le braccia dell'altra, fino al calar della sera, suggellando un'amicizia che sarebbe durata per sempre."

⭐⭐⭐⭐⭐ 

A presto,

Claudia

Recensioni tascabili | Opinioni sui libri in poche righe #1

 Buongiorno divora libri e benvenuti in questo nuovo format! Per tanto tempo mi sono chiesta come recensire i libri brevi che leggo, magari centrati su un solo argomento specifico e di cui per parlarne non c'è bisogno di dilungarsi tanto. In poche parole cercherò con queste recensioni tascabili di andare dritta al dunque, mostrandovi il cuore del libro, e dandovi anche qualche consiglio. Sto ancora capendo come impostarla ma per oggi partiamo e vediamo come va!

Una donna di Annie Ernaux edito L'Orma Editore
- Una donna di Annie Ernaux edito L'Orma Editore (99 pagine) ⭐⭐⭐⭐⭐


In Una donna, Annie Ernaux parla del rapporto contrastante avuto con la madre, dall'infanzia fino alla sua morte. Come ogni rapporto madre-figlia che si rispetti, ci sono stati alti e bassi, dettati più che altro dal cambio generazionale, dalle diverse vedute sulla vita e dai caratteri personali.

Ciò che più mi ha colpito del libro è l'approccio dell'autrice al racconto della sua vita. E' come se Annie Ernaux uscisse dal suo corpo e vedesse tutto dall'alto, per raccontarlo a noi. Allo stesso tempo particolare è il suo rapporto con la scrittura e le parole: per lei è come se ci fosse un solo modo di raccontare gli eventi, e se quest'ultimi fossero raccontati con parole diverse non si avrebbe lo stesso risultato.

Insomma, è stata una lettura molto profonda sotto diversi punti di vista. Ve lo consiglio per approcciarvi all'autrice e capire un pezzo della sua vita e stile di scrittura.


Genere e capitale, per una rilettura femminista di Marx di Silvia Federici edito Derive Approdi
- Genere e capitale, per una lettura femminista di Marx di Silvia Federici edito Derive Approdi (102 pagine) ⭐⭐⭐⭐

Questo è stato il primo libro che ho letto di Silvia Federici. La me del passato del quinto superiore è stata conquistata dal titolo, reduce dall'amore per la filosofia (come mio solito poi il libro l'ho effettivamente letto anni dopo). In questo breve saggio Silvia Federici mostra le contraddizioni e le mancanze del pensiero di Marx nei confronti del femminismo: per tanto si è pensato che la filosofia marxista comprendesse naturalmente il femminismo, cosa che con il tempo e il passare degli anni si è dimostrata falsa.

L'autrice rielabora il pensiero marxista in chiave femminista, criticandolo e attualizzandolo, mostrando come l'uno non può vivere senza l'altro.

Ciò che mi ha colpito di questo saggio sono le varie argomentazioni dell'autrice, contestualizzate nella nostra epoca ovviamente.

Vi consiglio questo testo se siete alla ricerca di argomentazioni ben costruite e se siete alla ricerca di approfondimenti riguardo un argomento di cui ormai non si parla più.


Che ne dite, vi piace questa nuova piccola rubrica?

A presto,

Claudia


Wrap Up | SETTEMBRE 2025

 Buongiorno divora libri! Anche settembre è giunto al termine, portandosi con sé l'estate. Nonostante i buoni propositi, non ho letto molto, ma almeno una storia in particolare mi ha fatto compagnia nelle ultime settimane.


- Quaderno proibito di Alba De Cespedes edito Mondadori

Una lettura che mi ha coinvolta particolarmente, soprattutto per il carisma e coraggio della protagonista. Mi piace leggere questo tipo di libri perchè mostrano la quotidianità e la vita dell'Italia degli anni '90, soprattutto dal punto di vista delle donne, che spesso viene trascurato.


- Di me non sai di Raffaele Cataldo edito Accento Edizioni

Questo libro è partito benissimo, per perdersi nei meandri della pagine. Diventa via via sempre più ripetitivo e non ho empatizzato per niente con i protagonisti, tanto che il finale mi ha lasciato molto amaro in bocca. Lettura bocciata e non mi è pervenuto quella voglia di descrivere le difficoltà dell'amore e delle relazioni che l'autore si propone.


- Not your typical reincarnation story di A-jin, DOYOSAY

Questo manhwa mi ha svoltato il mese. Edith mi ha fatto compagnia negli ultimi giorni prima della laurea e sono stata super felice per lei! Mi sciolgo sempre a leggere i finali positivi nei manhwa!


E voi che avete letto questo mese?

A presto,

Claudia

"Gita al faro" di Virginia Woolf | Recensione di un romanzo riflessivo e stupefacente

Buongiorno divora libri! Oggi vi lascio la recensione di Gita al faro di Virginia Wolf edito Einaudi, un romanzo che mi ha colpito sotto diversi punti di vista.

Gita al faro di Virginia Woolf edito Einaudi Editore
1914. La signora Ramsay, serena e materna. Il signor Ramsay, brusco e severo. Insieme a loro, in vacanza sull'isola di Skye, ci sono gli otto figli e una nutrita schiera di amici. Una sera programmano una gita al Faro. Per James, il figlio più piccolo, quel faro lontano rappresenta una meta magica e sconosciuta, un luogo a lungo sognato. Ma trascorreranno dieci lunghi anni prima che i superstiti della famiglia Ramsay realizzino quel desiderio in una giornata che farà riaffiorare ricordi mai dimenticati e si trasformerà in un ultimo tentativo di riconciliazione.

Inizialmente non capivo dove questo romanzo volesse andare a parare. In certi punti è molto prolisso, cambia continuamente punto di vista tra i personaggi e racconta storie che non c'entrano nulla tra di loro. Poi tutto è diventato più chiaro. L'intento dell'autrice è quello di mostrare la bellezza e le contraddizioni della vita umana, della quotidianità e dei rapporti umani.

Tutto nasce da una semplice gita al faro, programmata per il giorno seguente e che non s'ha da fare: il tempo non lo permette e il padre di famiglia, il signor Ramsay è contrario. Questo provoca la rabbia e scontentezza del figlio e di sua moglie. Da qui si innalza una pluralità di voci, ogni personaggio prende la parola a turno per descrivere chi è, cosa fa e soprattutto cosa pensa degli altri personaggi. Il punto di vista cambia continuamente e il lettore viene trasportato in questo vortice di opinioni contrastanti, delusioni, vecchi rancori, amori e aspettative.

Il tempo passa, e anche abbastanza velocemente, cambiando la vita dei personaggi, anche drasticamente. Finalmente dopo anni la gita al faro sarà fatta, ma con presupposti e spiriti diversi da quelli iniziali.

Insomma, Gita al faro racconta dei pensieri più profondi dell'essere umano, per mostrare come nonostante le emozioni che si provano, ci siano sempre delle parti oscure e contradditorie dentro di noi che non mostriamo agli altri.

Sinceramente, non penso sia un romanzo adatto a tutti. In certi punti potrebbe risultare molto pesante perchè molto descrittivo, soprattutto quando ci si addentra nella mente dei personaggi. Personalmente, questo stile mi è piaciuto tanto e non me lo aspettavo.

Di Virginia Woolf ho letto solo Una stanza tutta per sè, quindi ora ho intenzione di recuperare un bel po' di sue opere!

⭐⭐⭐⭐⭐

A presto,

Claudia


 

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