LA DAMA DI PICCHE E ALTRI RACCONTI - Aleksandr Puskin RECENSIONE

Buongiorno cari lettori! Dovete sapere che nutro un profondo amore per i classici, nonostante io abbia ancora molti di questi da recuperare. In più mi sto pian piano innamorando della letteratura russa, per questo, una delle mie ultime letture è stata la raccolta di racconti La Dama di Picche e Altri Racconti di Aleksandr Puskin edito Adelphi Edizioni.



Titolo: La Dama di Picche e altri racconti

Autore: Aleksandr Puskin

Casa Editrice: Adelphi Edizioni

Prezzo: €10.00

La Dama di Picche e altri racconti di Aleksandr Puskin recensione Adelphi www.libriandlego.blogspot.comNella traduzione di Landolfi i tre più celebri racconti di Puskin: Il fabbricante di bare, Il mastro di posta, La dama di picche. Landolfi riversa nella traduzione italiana la febbrile ricerca di novità e perfezione verbale del testo russo, insieme a quel dinamismo narrativo che pone il lettore in un nuovo sorprendente rapporto con l'idea di libertà.
L'acquisto di questo libro è stato totalmente affidato al caso e a diversi fattori: il titolo mi piaceva; è una raccolta di racconti; l'autore è Puskin, celeberrimo poeta russo; quindi ho deciso di comprarlo.

I tre racconti che vengono presentati in questa piccola raccolta sono Il fabbricante di bare, Il mastro di posta e La dama di picche. I protagonisti sono uomini sottovalutati, a volte anche insultati per il loro lavoro e modo di essere. Il fabbricatore di bare infatti non viene considerato un uomo serio con un lavoro onorevole; il mastro di posta è spesso insultato dai viaggiatori ed è costretto a sorbirsi le loro ingiurie; infine un ingegnere del corpo militare che si ripromette ogni giorno di non giocare alle carte perchè gli donerebbe solo denaro non necessario.
Puskin, contrariamente a ciò che pensa la società del tempo, ci narra dei protagonisti con rispetto, descrivendoci la loro vita da un punto di vista differente; per esempio ci fa notare che il mastro di posta in realtà è un uomo più che rispettabile, anche molto cordiale e gentile.

In tutti e tre i racconti, i protagonisti vivono delle esperienze quasi soprannaturali: nel Fabbricatore di bare e La dama di picche la realtà viene a scontrarsi con il sogno, diventando in certi momenti un'unica entità e portando il lettore a riflettere su cosa sia veramente la realtà. Questa caratteristica infatti stupisce profondamente il lettore, perchè ci si aspetta un racconto innocuo, con personaggi particolari, e invece Puskin presenta dei racconti in cui a causa di un sogno, di percezioni irreali, la vita dei protagonisti cambia irrimediabilmente, a volte in meglio, altre in peggio.
Questo è anche quello che avviene nel Mastro di posta, dove una storia inizialmente infelice si conclude con un vissero felici e contenti.

Questa aria sognante, irreale e fiabesca è donata alla narrazione grazie allo stile poetico e particolare di Puskin, che non solo ci presenta i personaggi in maniera impeccabile, ma dà ampio spazio anche alla natura. Infatti molto particolari e suggestive sono le sue descrizioni, della natura e non, che immergono totalmente il lettore nel racconto, facendolo sentire completamente partecipe, tanto che il lettore arriva a chiedersi se i personaggi e i loro mestieri esistano veramente o se siano solo oggetto di fantasia.

Insomma, in questo piccolo volume Puskin ci ha raccontato di un diverso spicchio di realtà, facendoci sentire come in una piccola fiaba!
"Nel vestibolo mi fermai e le chiesi il permesso di baciarla; Dunja acconsentì ... Molti baci posso noverare da quando attendo a tali cose ma nessuno m'ha lasciato un ricordo tanto tenace e tanto gradevole."
⭐⭐⭐⭐⭐

A presto,
Claudia

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