GUIDA GALATTICA PER GLI AUTOSTOPPISTI - Douglas Adams RECENSIONE

Salve lettori! Stiamo pian piano entrando nel pieno dell'estate, quando la scuola finisce e si ha un sacco di tempo in più per leggere! Purtroppo non posso dire la stessa cosa di maggio, in quanto ho letto un solo, unico libro, ovvero Guida Galattica per gli Autostoppisti di Douglas Adams edito Libri Mondadori (sono ben 844 pagine quindi sono giustificata :D). A mio parere è un must-have del genere fantascientifico; l'unico problema è che verso la fine diventa un po' monotono. Eccovi la trama!

Titolo: Guida Galattica per gli Autostoppisti, il ciclo completo

Autore: Douglas Adams

Casa Editrice: Libri Mondadori

Prezzo: €16.50

Lontano, nei dimenticati spazi non segnati sulle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitargli intorno, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, si trova un minuscolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive da credere ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione. Quel pianeta sta per essere distrutto, per lasciare il posto a una gigantesca circonvallazione iperspaziale...

Il ciclo completo conta ben cinque libri i quali narrano le avventure di Arthur Dent, umano salvatosi dalla distruzione terrestre, e Ford Prefect, alieno del sistema di Betelgeuse rimasto intrappolato sulla Terra per quindici anni e che aiuta Arthur a scappare grazie all'autostop!
In particolare, la narrazione si alterna tra le peripezie dei due amici e stralci della vera Guida Galattica, un manuale per coloro che decidono di attraversare e visitare l'Universo in autostop.

Le vicende ilari e ridicole inducono il lettore a rimanere incollato alle pagine per giorni interi: si ride insieme ai personaggi e soprattutto si ha la possibilità di conoscere come Douglas Adams ha immaginato l'Universo: ci sono ristoranti al termine dell'Universo, aziende famosissime e allo stesso tempo criticate (Società Cibernetica di Sirio), alieni di ogni forma e colore, innumerevoli pianeti.
Inoltre la diversità di questo universo si rispecchia nei personaggi, non solo Arthur e Ford, ma anche quelli secondari come Zaphod Beeblebrox, Trillian e il robot depresso e malinconico Marvin.

Una caratteristica peculiare dell'intero ciclo sono i colpi di scena. Imprevedibili, esilaranti e onnipresenti, questi conducono il lettore a provare una pura sensazione di incredulità, che fa scaturire solo divertimento; infatti la Guida Galattica per gli Autostoppisti e tutto fuorché noiosa e pedante.
Anche se, mettendo da parte i primi tre libri che personalmente reputo i migliori, verso la fine diventa leggermente monotona, in quanto il personaggio di Arthur Dent assume più rilevanza rispetto agli altri, i quali vengono in parte dimenticati. A mio avviso Ford Prefect è un personaggio portante della Guida, e non trovandolo frequentemente negli ultimi due libri mi ha provocato una leggera perdita di interesse.

Per quanto riguarda lo stile dell'autore, questo è molto scorrevole e utilizza un linguaggio medio-alto; inoltre Douglas Adams si serve di una sottile ironia mista ad assoluta genialità per criticare la società del suo tempo; ad esempio un personaggio o una specifica vicenda possono incarnare vizi o temi che l'autore critica; inoltre non bisogna dimenticare che è un libro scritto all'epoca della Guerra Fredda e lo scrittore tende ad ironizzare anche su questa (non mancano nemmeno riferimenti al comunismo).

Insomma, grazie alla Guida Galattica per gli Autostoppisti avrete un Universo da esplorare, cosa aspettate? Correte a leggerla!

"Era terrorizzato al pensiero che un giorno le forme di vita senzienti potessero dimenticare come si fa di conto. Solo facendo di conto gli umani possono dimostrare la loro dipendenza da un computer."

⭐⭐⭐⭐.5

A presto,
Claudia