Buongiorno divora libri! Oggi vi porto la recensione di Piranesi di Susanna Clarke edito Fazi Editore.
Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. I corridoi abbandonati conducono in un vestibolo dopo l’altro, dove sono esposte migliaia di bellissime statue di marmo. Imponenti scalinate in rovina portano invece ai piani dove è troppo rischioso addentrarsi: fitte coltri di nubi nascondono allo sguardo il livello superiore, mentre delle maree imprevedibili che risalgono da chissà quali abissi sommergono i saloni inferiori. Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l’Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest’uomo enigmatico è l’unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo. Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi. Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l’Altro è solo una terribile minaccia. Piranesi legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l’Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti. Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l’unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancora troppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso.
Ho letto questo libro dopo avere sentito innumerevoli recensioni positive e come al solito questo mi ha frenata. Quando un libro è super popolare finisce sempre che lo leggo dopo anni. Alla conclusione della lettura posso dire che questa mia recensione si va ad aggiungere alle altre positive che letto!
Piranesi è un libro particolare. C'è questa grande Casa, che all'apparenza è sempre uguale, ma Piranesi ha memorizzato le peculiarità di ogni stanza. All'inizio la narrazione è monotona, il protagonista racconta in prima persona, attraverso un diario, gli avvenimenti quotidiani nella casa, le sue avventure passate, le persone che ci vivono, i suoi incontri con l'Altro. Poi vi è una rottura, l'Altro inizia a comportarsi in maniera strana e Piranesi inizia a trovare oggetti insoliti nella Casa.
Dopo questa rottura, il ritmo del romanzo aumenta, e se già prima rimanevo incollata alle pagine, le ultime cento le ho completamente divorate. Complice è anche il meraviglioso stile di Susanna Clarke. Non avevo mai letto un suo libro prima e ne sono rimasta completamente affascinata. E' descrittivo, poetico e preciso e mi ha colpito molto il fatto che sia riuscita a costruire una trama così fitta e stabile solo con due personaggi e una Casa infinita fatta di statue.
Molto evidente è anche il lato filosofico del romanzo, in cui si possono ritrovare diversi temi come il rispetto degli esseri umani e della natura, la ricerca di qualcosa che sia più grande di noi, come un dio e in questo caso la Casa, la potenza della curiosità e la pericolosità del potere. Infatti vengono evidenziate le pecche della nostra società e di come le regole non scritte a cui molto spesso sottostiamo non abbiano senso.
Piranesi per me è stata una lettura completamente positiva. Non mi ha segnato particolarmente dal punto di vista emotivo, nel senso che non sono rimasta legata ai personaggi in modo particolare, ma lo stile dell'autrice e la trama in sé per sé mi hanno completamente conquistata.
"Piranesi prova un forte disprezzo per il denaro. Piranesi vorrebbe dire: Ma io ho bisogno della cosa che hai, allora perché non me la dai e basta? E poi quando io avrò qualcosa che ti serve, te la darò e basta. Sarebbe un sistema molto più semplice e decisamente migliore!"
⭐⭐⭐⭐ .5
A presto,
Claudia
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