BEATA GIOVENTU' - Vincenzo Galati COLLABORAZIONE CON RECENSIONE

Ringrazio L'Altrove Ufficio Stampa per avermi dato la possibilità di leggere il nuovo romanzo di Vincenzo Galati, Beata Gioventù, un'esplosione di ironia e divertimento.


BEATA GIOVENTU' - Vincenzo Galati RECENSIONETitolo: Beata Gioventù
Autore: Vincenzo Galati
Casa Editrice: Oakmond Publishing
Prezzo: 12.50€
Protagonisti di questa storia ironica e fuori degli schemi un gruppo di strampalati amici, un po’ in là con gli anni ma con l’entusiasmo di ragazzini scatenati, alle prese con un’incredibile avventura. Tra una partita a carte e un cruciverba, i nostri s’imbattono in un omicidio e nel furto di una vecchia moneta di enorme valore. Capitanati dall'impavida Olga, gli arzilli vecchietti mettono in atto un ingegnoso piano che proverà a trasformarli in intrepidi giustizieri dai capelli d’argento. Ma sulla loro strada si presentano ostacoli e imprevisti di ogni tipo. Riuscirà la sgangherata banda di nonnetti a dipanare il bandolo della matassa?
Tutto colpa di una moneta. Esatto, perché Anna Pessagno è stata uccisa da Danovaro, collezionista di monete, per colpa di una cinquanta lire Vittorio Emanuele del 1864. Olga sa che molto probabilmente il colpevole è lui, per questo con l'aiuto dei suoi amici del centro per anziani decide di smascherarlo.
Ma Olga è una donna intelligente, appassionata di gialli e ferma in ciò che crede, mentre Danovaro è astuto come una volpe ed è disposto a tutto per ottenere ciò che vuole, anche uccidere. Quindi chi l'avrà vinta?

Vincenzo Galati ci mostra la Genova a cui lui è affezionato attraverso i personaggi, tutti genovesi perfetti. Ne descrive i luoghi, i cibi, i locali, le usanze e anche la gente che ci vive. Questo romanzo prima di un giallo è un'esaltazione alla propria città.

Il punto forte della narrazione è l'ironia, infatti l'autore mostra gli aspetti più deludenti o raccapriccianti della storia attraverso questa, che fa riflettere il lettore sotto molti punti di vista.
"Ospiti in studio il sociologo con l’ego smisurato, l’assessore esponente della nuova politica, il giallista rampante, il presentatore caduto in disgrazia, la soubrette, ex velina che nessuno ricorda e il parroco di provincia; uno stuolo di opinionisti senza opinioni ma con un cachet di tutto rispetto. Tutti affetti da uno stranissimo morbo, che pur senza conoscere i fatti e l’andamento delle indagini, li rendeva miracolosamente depositari della verità. Da bravi esperti, tra un profilo criminale e un’analisi
della scena dell’omicidio, gli opinionisti snocciolavano moventi e armi del delitto come in una partita di Cluedo, giungendo poi a proporre soluzioni per arginare il problema della violenza contro gli anziani."
Per quanto riguarda i personaggi invece, questi hanno tutti le loro particolari caratteristiche e specialità, da Renato che beve Tavernello a Rosa che si porta dietro buste piene di rottami utili per lei.
Olga per esempio, è appassionata di romanzi gialli e cucina ottimi biscotti - i preferiti del commissario Schiappacasse - e per tutto il romanzo dà l'impressione di essere una piccola Sherlock Holmes o Poirot!

Non mancano colpi di scena e sotterfugi finali tipici dei gialli, e state tranquilli che vi appassionerà comunque nonostante sapete già chi è l'assassino.

Quindi, se vi piacciono i gialli e i romanzi con un pizzico di ironia e divertimento, non posso non consigliarvi questo romanzo!
"«Massone» lo interruppe lei. «Mi chiamo Olga Massone, e non siamo teppisti e neppure rinsecchiti, certo non siamo di primo pelo e ci manca qualche dente, purtroppo non abbiamo più la freschezza dei vent'anni, ah… beata gioventù, ma siamo tremendamente determinati e maledettamente testoni, e comunque, francamente, non vedo come possa avere una tale convinzione, nelle condizioni in cui si trova.»"
A presto,
Claudia

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