Buon giorno lettori e benvenuti al secondo appuntamento di m_ERCOLE_dì! Comi vi avevo già anticipato, per i primi articoli tratterò di Ercole e delle sue fatiche. Quindi oggi si parla della prima fatica!
Si racconta che Ercole, dopo una terribile battaglia, impazzì a causa di Era che l’aveva colpito con un incantesimo. A causa della sua pazzia, l’eroe gettò i suoi stessi figli nel fuoco e quando tornò in sé abbandonò la città; poi per rimediare alle sue colpe, andò ad interrogare l'oracolo delle divinità, il quale gli disse che avrebbe dovuto mettersi al servizio del re Euristeo per dodici anni. Qui avrebbe dovuto compiere dodici fatiche. Ercole fece come gli aveva detto l’oracolo e si recò nella città di Tirinto, su cui regnava Euristeo.
Il sovrano, come prima impresa, gli ordinò di uccidere il leone di Nemea e di portagli la sua pelle.
Il leone di Nemea era una bestia leggendaria: figlio di Tifone, si diceva che fosse invulnerabile alle armi degli uomini: la sua pelle non poteva essere trapassata o scalfita, zanne e artigli erano come metallo, l'unico punto debole era la bocca. Questa creatura selvaggia terrorizzava gli uomini e gli animali e nessuno osava avvicinarsi a lui.
Il sovrano, come prima impresa, gli ordinò di uccidere il leone di Nemea e di portagli la sua pelle.
Il leone di Nemea era una bestia leggendaria: figlio di Tifone, si diceva che fosse invulnerabile alle armi degli uomini: la sua pelle non poteva essere trapassata o scalfita, zanne e artigli erano come metallo, l'unico punto debole era la bocca. Questa creatura selvaggia terrorizzava gli uomini e gli animali e nessuno osava avvicinarsi a lui.
Ercole si diresse subito alla ricerca del leone di Nemea, ma l'eroe cercò a lungo e invano, trovando solo campi disseminati di cadaveri degli uomini uccisi dalla bestia.
Dopo due giorni, Ercole riuscì a trovare il leone e, da lontano, gli scagliò tutte le sue frecce. Tuttavia queste non si conficcarono nella sua carne e andarono in mille pezzi. Allora Ercole prese la sua clava di legno e corse verso la creatura, dimenandola per aria, ma anche questa non fu utile.
La bestia andò a nascondersi in una grotta lì vicino avente due uscite: se l’eroe fosse entrato da una delle due aperture, il leone sarebbe potuto uscire dall'altra. Allora l'eroe sigillò una delle due uscite con delle pietre, poi entrò e si buttò sul leone; poiché non poteva ucciderlo con le armi, gli circondò il collo con le braccia e lo strinse, fino a soffocarlo e il leone di Nemea morì.
Dopo due giorni, Ercole riuscì a trovare il leone e, da lontano, gli scagliò tutte le sue frecce. Tuttavia queste non si conficcarono nella sua carne e andarono in mille pezzi. Allora Ercole prese la sua clava di legno e corse verso la creatura, dimenandola per aria, ma anche questa non fu utile.
La bestia andò a nascondersi in una grotta lì vicino avente due uscite: se l’eroe fosse entrato da una delle due aperture, il leone sarebbe potuto uscire dall'altra. Allora l'eroe sigillò una delle due uscite con delle pietre, poi entrò e si buttò sul leone; poiché non poteva ucciderlo con le armi, gli circondò il collo con le braccia e lo strinse, fino a soffocarlo e il leone di Nemea morì.
Subito dopo, Ercole prese sulle spalle il leone e lo riportò a Tirinto. Si dice che Euristeo, sconvolto per la forza di quell'uomo, si nascose in una giara di bronzo, nei sotterranei.
Spero sia utile o perlomeno interessante!
Spero sia utile o perlomeno interessante!
Alla prossima,
Claudia
Fonti: portalebambini.it
Crediti immagini: animationscreencaps.com & portalebambini.it
Vi ricordo il primo appuntamento di m_ERCOLE_dì!
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Fonti: portalebambini.it
Crediti immagini: animationscreencaps.com & portalebambini.it
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