LA PELLE IN CUI ABITO - Kader Diabate & Giancarlo Visitilli RECENSIONE

Ho sentito parlare Kader Diabate alla mia scuola, a una conferenza in cui ci ha raccontato della sua esperienza, del suo viaggio per arrivare in Italia solo per inseguire il sogno della cultura. Dopo averlo ascoltato mi sono decisa a leggere il suo libro, scritto con Giancarlo Visitilli, La pelle in cui abito, edito Editori Laterza.


Titolo: La pelle in cui abito

Autore: Kader Diabate & Giancarlo Visitilli

Casa Editrice: Editori Laterza

Prezzo: €14.00

La pelle in cui abito Kader Diabate Giancarlo Visitilli recensione www.libriandlego.blogspot.comUn ragazzo di quindici anni si mette in viaggio dalla Costa D'Avorio per raggiungere l'Europa. Il suo nome è Kader Diabate. In questo libro ci racconta la fuga da casa e l'attraversamento del deserto, l'incarcerazione in Libia e il viaggio nel mediterraneo, fino all'arrivo in Italia. Ma soprattutto ci racconta la sua voglia di libertà e la sua ribellione contro l'arroganza e l'ingiustizia degli uomini. Perché la sofferenza vissuta è diventata il carburante per alimentare la sua lotta pacifica, nutrita dalla passione per i libri e la cultura. Oggi Kader ha poco più di vent'anni. E' un attivista per i diritti umani che rivendica la propria appartenenza a un popolo che non è solo quello d'origine ma anche quello di cui fanno parte tutti gli uomini e le donne private dei propri diritti.
Kader, nel suo libro, ci presenta prima di tutto la sua famiglia, i legami che ha con i suoi famigliari ma anche con i suoi amici, e cosa significa per la cultura africana "famiglia", con tutte le tradizioni e le usanze che comporta. Ed è proprio da un problema familiare che Kader è costretto a partire, per inseguire il sogno della cultura. Ci racconta del suo viaggio disumano attraverso la Libia e il mare, ci racconta delle persone che ha conosciuto e dell'esperienze che ha vissuto, da quelle più tristi a quelle più felici, e lo fa avendo sempre come guida la cultura.

Infatti, il messaggio che Kader vuole trasmetterci non è soltanto una conoscenza della sua cultura e di tutti i problemi che sussistono in Africa, ma anche indicare la via giusta e corretta della cultura che può illuminare il cammino dei ragazzi, avendo una vita all'insegna della giustizia e della verità. Nel suo libro Kader sottolinea sempre quelle che sono state le sue linee guida, che ritrova sia nella famiglia che in persone di spicco africane, senza mai tralasciare l'amore per la sua terra e per il suo popolo. Anche quando arriva in Italia, il suo punto fisso è quello di studiare e aiutare il suo popolo a progredire, infatti, come più volte ribadisce, un giorno tornerà in Africa per aiutare tutto il suo paese grazie alle conoscenze acquisite in Italia.

Il tutto viene raccontato con una forza e potenza che colpiscono il lettore nel profondo del cuore, lasciando un segno indelebile che è fonte di molti spunti di riflessione su quello che è un problema molto discusso: l'immigrazione. Kader vuole ricordarci che tutte quelle persone, chiamate da noi immigrati, sono umane proprio come noi, e che di diverso hanno solo la pelle in cui abitano.
"Gli occhi urlanti di dolore di Joy insieme a quelli di mia sorella sono stati gli ultimi occhi di donne che hanno accompagnato il mio viaggio. E restano lo specchio, il riflesso con cui faccio i conti ogni giorno in Italia. Un invito a non distrarmi da loro, distogliendo lo sguardo. Perciò, sono il motivo del mio continuo andare."
⭐⭐⭐⭐⭐ / 5

Arrivederci,
Claudia 

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