Salve lettori! Se seguite l'Oscar Vault, la sezione della casa editrice Libri Mondadori che si occupa prevalentemente di fantasy e libri oscar, saprete che il 15 settembre sono stati pubblicati i primi tre libri della saga Stalking Jack The Ripper di Kerri Maniscalco. Ho avuto il piacere di leggere il primo romanzo in anteprima per la casa editrice, ovvero Sulle tracce di Jack lo Squartatore, di cui vi lascio qui la recensione!
Ringrazio la casa editrice per l'invio della copia digitale!
Titolo: Sulle tracce di Jack lo Squartatore
Autore: Kerri Maniscalco
Casa Editrice: Libri Mondadori, Oscar Mondadori Vault
Prezzo: €20.00 cartaceo; €10.99 ebook
È stata cresciuta per essere la perfetta dama dell'alta società vittoriana, ma Audrey Rose Wadsworth vede il proprio futuro in modo molto diverso. Dopo aver perso l'amatissima madre, è decisa a comprendere la natura della morte e i suoi meccanismi. Così abbandona l'ago da ricamo per impugnare un bisturi da autopsia, e in segreto inizia a studiare Medicina legale. Presto viene coinvolta nelle indagini sull'assassino seriale noto come Jack lo Squartatore e, con orrore, si rende conto che la ricerca di indizi la porta molto più vicina al suo mondo ovattato di quanto avrebbe mai creduto possibile. Ispirato agli efferati crimini irrisolti che hanno insanguinato la Londra di fine Ottocento, il romanzo d'esordio di Kerri Maniscalco tesse un racconto ricco di atmosfera che intreccia bellezza e oscurità, in cui una ragazza vittoriana molto moderna scopre che non sempre i segreti che vengono sepolti lo rimangono per sempre.
Un romanzo tanto acclamato dalla critica, tutti lo adorano e lo amano definendolo stupefacente, ma personalmente non l'ho trovato un libro da venerare per la sua bellezza. Sulle tracce di Jack lo Squartatore è certamente uno di quei romanzi che incollano il lettore alle pagine, ma nonostante questo, lo reputo pieno di difetti.
A mio parere è uno di quei romanzi d'intrattenimento perfetti da leggere per passare il tempo, un romanzo di poche pretese ma che rimane affascinante nel suo piccolo. Sulle tracce di Jack lo Squartatore viene presentato come un mystery thriller, nonostante il suo essere molto prevedibile, infatti l'identità dell'assassino può essere compresa anche dopo una decina di capitoli, ma rimane, come ho già affermato, una buona lettura per ingannare il tempo. Purtroppo molti sono gli aspetti che non mi sono piaciuti, a partire dalla protagonista.
Audrey Rose è una giovane ragazza ribelle (se così può essere definita), ma che assume dei comportamenti a volte infantili e irresponsabili per la sua età (17 anni) e non fa altro che mettere in mostra le sue grandi capacità e soprattutto come sia brava nel sezionare cadaveri con lo zio. Pochissime volte ho trovato questo personaggio apprezzabile, per il resto è stolto. Per fortuna a salvare la situazione c'è Thomas, il protagonista maschile, molto ben caratterizzato. Anche lui ha la passione per la medicina come Audrey Rose, e presto diventano alleati nelle indagini sugli omicidi di Jack lo Squartatore, inizialmente chiamato Grembiule di Cuoio. Thomas è il personaggio che più ho preferito, un po' perchè molto diverso da Audrey Rose, ma soprattutto perchè conferisce un taglio interessante e divertente al romanzo, che altrimenti sarebbe diventato piatto e noioso. Gli altri personaggi, come il padre Lord Edmund o lo zio di Audrey Rose, rappresentano un punto centrale del romanzo, ma il lettore riesce a conoscerli solo attraverso le parole e i pensieri di Audrey Rose, in quanto le scene di cui sono protagonisti sono abbastanza ridotte.
In secondo luogo, il contesto storico in cui hanno luogo le vicende non viene assolutamente approfondito: il lettore conosce la Londra vittoriana solo ed esclusivamente grazie ai vestiti di Audrey Rose. Non vi è una contestualizzazione o una semplice rappresentazione della epoca vittoriana, nè attraverso i dialoghi e tantomeno tramite le descrizioni (pochissime in tutto il romanzo). Inoltre, dato il contesto storico, mi sarei aspettata una più dura battaglia da parte di Audrey Rose per affermare i propri diritti in quanto donna, invece la strada per lei è totalmente spianata. Incontra sì difficoltà, ma quando afferma di poter fare quello che desidera (sezionare cadaveri) nessuno la mette in discussione. Mi è sembrata una situazione poco verosimile e forzata. Per quanto riguarda le affermazioni femministe della protagonista, non bisogna aspettarsi molto, perchè a mio parere questo romanzo è tutto fuorché femminista (lo sarebbe stato con un appropriato contesto storico), infatti si ritrovano i soliti cliché senza un minimo di spirito rivoluzionario.
SPOILER ALERT
Ultimo e non meno importante difetto è il finale. Qui Audrey Rose appare come una eroina eccellente, ma solo grazie a profonde contraddizioni e incongruenze nel comportamento del padre. Una volta scoperta l'identità di Jack lo Squartatore, Lord Edmund decide di dargli un'altra possibilità per redimersi, mentre solo capitoli prima minaccia di cacciare di casa Audrey Rose per il suo comportamento inappropriato. Direi che c'è qualcosa che non va, e proprio questo qualcosa fa apparire Audrey Rose una paladina della giustizia.
FINE SPOILER ALERT
Purtroppo, questo è ciò che penso del romanzo (naturalmente rispetto l'opinione di chiunque). Vi consiglio questo libro solo se cercate un lettura leggera, magari adatta anche a uscire dal blocco del lettore!
"Devi brandire le tue doti come una lama, cugina. Il corsetto non è certo stato inventato per valorizzare il nostro cervello. Lasciamo credere agli uomini che siano loro a governare il mondo, intanto è una regina a sedere sul trono. Non dimenticarlo mai. Non esiste alcuna ragione per cui tu non possa indossare un abito semplice al lavoro, e poi infilarti il tuo vestito migliore e ballare tutta la notte. L’importante è che sia tu a volerlo."
⭐⭐.5
A presto,
Claudia
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