"Noraleus. La fuga" di Anny Ayre | Recensione di un fantasy accattivante e promettente

 Buongiorno divora libri, finalmente vi porto la recensione di Noraleus. La fuga di Anny Ayre edito La Ruota Edizioni. Un fantasy italiano spettacolare che merita tantissimo!

Noraleus. La fuga di Anny Ayre edito La Ruota Edizioni
Il regno di Noraleus è in pace da cent’anni. Dopo la guerra, sei clan con dei poteri magici hanno sottomesso con la forza tutte le persone comuni, rendendole schiave. Sylvester e Skarlet sono due Vanus, schiavi al servizio dei Poteri, da sempre desiderosi di liberare il mondo dalla tirannia e ottenere più diritti per i meno fortunati. Mirella e Aldris, invece, nonostante le loro facoltà magiche, hanno sempre sognato di entrare nella storia e non essere mai dimenticate. In questo high fantasy, la guerra sembra essere alle porte, tra intrecci politici e un potere supremo che è stato messo a tacere.

Il lettore viene catapultato a Noraleus, un regno che, come viene spiegato passo passo nel romanzo, è diviso in vari territori e popoli. Ciascuno di questi ha un potere particolare: chi governa i fenomeni atmosferici, chi può trasformarsi in animali, chi può manipolare le menti e così via. Ogni popolo ha usi, costumi e comportamenti propri, che agli occhi degli altri vengono quasi tradotti in pregiudizi (uno dei temi trattati nel libro). Nonostante ciò, Skarlet e Sylvester non appartengono a nessun popolo: sono Vanus, non hanno poteri e perciò sono schiavi, passati di padrone in padrone da quando sono nati. Volendo rifuggire la loro condizione, i due protagonisti inizieranno una viaggio, o meglio una fuga, che li porterà a mettere in dubbio tante delle loro convinzioni, tranne quella di essere persone meritevoli di una vita normale e soprattutto di amore.

Da questa breve descrizione spero abbiate capito che il worldbuilding è spaziale. Anny Ayre ha creato un mondo fantastico, letteralmente e figurativamente, e ce lo descrive un pezzetto alla volta: niente informazioni sparate a razzo, ma descrizioni fini e puntuali per bocca e pensieri dei personaggi.

I temi trattati sono vari e li ho trovati più che centrati con la storia: la ribellione, la voglia di essere qualcuno e di essere riconosciuto, il far fronte alle ingiustizie e lottare per un mondo nuovo, intrighi politici e l'amicizia profonda. Molti potrebbero obiettare che queste sono tematiche trite e ritrite. Assolutamente sì, ma allo stesso tempo sono più attuali che mai: l'autrice ci mostra tutta la violenza a cui sono sottoposti Skarlet e Sylvester, solo perchè nati con meno privilegi degli altri, contrapponendo poi il loro forte desiderio di fuga, e anche di rinascita oserei dire.

Ho apprezzato molto lo stile di Anny Ayre. Nonostante sembri semplice, c'è comunque una certa cura nell'uso delle parole e nell'impostazione delle descrizioni, che rendono il romanzo scorrevole, ma allo stesso tempo evocativo e emozionante.

Insomma, fremevo all'idea di leggere questo romanzo, e le mie aspettative sono state ampiamente rispettate. Ve lo consiglio se cercate un buon fantasy, con ottimi personaggi e sviluppi della storia che vi possa appassionare dall'inizio alla fine!

"Quindi lo abbracciò e rimasero così, l'uno tra le braccia dell'altra, fino al calar della sera, suggellando un'amicizia che sarebbe durata per sempre."

⭐⭐⭐⭐⭐ 

A presto,

Claudia

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