PERCY JACKSON E GLI DEI DELL'OLIMPO - Rick Riordan RECENSIONE

Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Rick Riordan
Finalmente il mese scorso ho letto l'ultimo romanzo di Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo di Rick Riordan, edito Mondadori; quindi è arrivato il momento di fare una recensione!


Titolo: Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo
Autore: Rick Riordan
Casa Editrice: Mondadori
Prezzo di ogni libro: 11€
Percy Jackson non sapeva di essere destinato a grandi imprese prima di vedere la professoressa di matematica trasformarsi in una Furia per tentare di ucciderlo. Le creature della mitologia greca e gli dei dell'Olimpo, in realtà, non sono scomparsi ma si sono semplicemente trasferiti a New York, più vivi e litigiosi di prima. Tanto che l'ultimo dei loro bisticci rischia di trascinare il mondo nel caos: qualcuno ha rubato la Folgore di Zeus, e qualcuno dovrà ritrovarla entro dieci giorni. Sarà proprio Percy a dover indagare sull'innocenza di Poseidone, dio del mare e padre perduto, che l'ha generato con una donna mortale facendo di lui un semidio. Nuove gesta e antichi nemici lo aspettano, e non saranno solo lo sguardo di Medusa e i capricci degli dei a ostacolare la ricerca della preziosa refurtiva, ma le parole dell'Oracolo e il suo oscuro verdetto: un amico tradirà, e il suo gesto potrebbe essere fatale...
Perché ho voluto fare la recensione della saga e non dei singoli romanzi?
Perché così posso descrivervi tutto nell'insieme, perché mi è piaciuta e in quali aspetti ecc., ma anche perché i primi libri li ho letti tre anni fa, e sinceramente ricordo solo la storia a grandi linee... ma ricordo benissimo che emozioni mi ha suscitato!
Ho iniziato Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo perché tutti ne parlavano bene, dicevano che è una saga fantastica mai vista prima. Allora l'ho letta.

In effetti è così.

Percy Jackson è il figlio di Poseidone senza saperlo, finché non viene attaccato dalla sua professoressa di matematica. Di conseguenza scopre un nuovo mondo dove gli dei esistono e con essi anche le creature mitologiche, come Medusa, che ha un negozio di statue, e il Minotauro. Viene portato al Campo Mezzosangue dal suo migliore amico Grover, che in realtà è un satiro, dove incontra altri semidei, figli di tutti gli dei maggiori, che rispecchiano le caratteristiche dei loro genitori: i figli di Ares sono più portati per la guerra, quelli di Apollo per le arti e il tiro con l'arco.
Qui incontra Annabeth, con cui ha un rapporto un po' particolare, e Luke, insieme a tanti altri, tutti appartenenti a case diverse. Al campo mezzosangue infatti tutti sono divisi in case in base al dio-genitore. Percy è l'unico della casa di Poseidone.
I semidei ricevono imprese che devono riuscire a portare a termine, questo per ricevere più visibilità dagli dei, quindi più prestigio, quindi imprese più grandi.

Lo stile dell'autore, Rick Riordan, non è complicato: sono presenti molti dialoghi e scene d'azione, la parte che manca maggiormente è quella della descrizione. Le parti descrittive sono poche o aride, infatti ho apprezzato questa caratteristica solo nell'ultimo libro, dove si fanno più fitte e più ampie.

Non viene utilizzato un linguaggio complesso, infatti l'età di lettura parte dagli 11 anni.
I personaggi hanno tutti una personalità diversa dalle altre; non troverete mai un dio, un semidio, un demone uguale ad un altro. E' proprio questa la caratteristica che più preferisco: i personaggi sono tanti e tutti diversi tra loro, con le loro idee e i loro modi di fare (i miei preferiti sono Grover e Nico :) ). Le narrazioni si svolgono sempre in luoghi diversi, tranne per il campo mezzosangue e l'Olimpo naturalmente, e la storia ha un arco temporale breve, di solito il tempo dell'impresa.

Se avete dei dubbi sul leggere o no questa saga è ora di decidere.

Rimarrete affascinati da come lo scrittore ha reso moderna e interessante la mitologia greca, che magari a scuola può apparire noiosa. E rimarrete anche divertiti, perché il divertimento non manca leggendo le battute e i pensieri di Percy o di Grover.

Vi lascio, tra le poche, la mia descrizione preferita da Percy Jackson e lo scontro finale, l'ultimo romanzo.

"Ade indossava un'armatura nera e un mantello del colore del sangue appena versato. L'elmo dell'oscurità si stagliava sul suo cranio pallido: una corona che irradiava terrore puro e che cambiava forma sotto il mio stesso sguardo, passando da una testa di drago a un cerchio di fiamme nere a un serto di ossa umane. Ma non era questo a fare paura."

Grazie e alla prossima impresa!

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