LA SCATOLA DEI BOTTONI DI GWENDY - Stephen King & Richard Chizman RECENSIONE

Uno dei miei regali di compleanno è stato La scatola dei bottoni di Gwendy di Stephen King e Richard Chizmar che finalmente sono riuscita a leggere (dopo aver smaltito tutta la TBR che avevo prima!). Ecco a voi la recensione!


Titolo: La scatola dei bottoni di Gwendy
LA SCATOLA DEI BOTTONI DI GWENDY - Stephen King & Richard Chizman RECENSIONE
Autore: Stephen King e Richard Chizmar
Casa Editrice: Sperling&Kupfer
Prezzo: 9.90€
Gwendy Peterson ha dodici anni e vive a Castle Rock. E' cicciottella e per questo vittima del bullo della scuola. Per dimagrire e sfuggire alla persecuzione, Gwendy corre tutte le mattine sulla Scala del Suicidio. Un giorno è sorpresa da un singolare uomo in nero, che si presenta educatamente: è Mr. Farris, e la osserva da un pezzo. Gwendy sa bene che non bisogna dare confidenza agli sconosciuti, ma questo sembra davvero speciale, dolce e convincente. E ha un bel regalo per lei: una scatola, la sua scatola. Un bell'oggetto di mogano, coperto da una serie di bottoni colorati. Che cosa ottenere premendoli dipende solo da Gwendy. nel bene e nel male. 
Gwendy Peterson è solo una bambina quando riceve da un uomo misterioso una scatola di bottoni che le cambia la vita.
La scatola dà doni e possiede bottoni di vari colori, adibiti quindi a funzioni diverse, ed è solo di Gwendy la responsabilità di premerli.

Lo stupore che mi ha provocato questo libro deriva dal fatto che non ci sono grandi eventi scatenanti o rotture dell'equilibrio. Nonostante questo ho divorato il libro in un giorno e mezzo. Ecco perché sono rimasta sbalordita.

Colpa dello stile di King? Può darsi. Colpa della scatola e dell'uomo misterioso? Forse. So per certo che ancora una volta King mi ha enormemente stupito.

Grazie a questa storia stramba, misteriosa e scorrevole, il lettore rimane letteralmente appiccicato alle pagine per sapere cosa Gwendy fa della scatola e della sua vita.

Però La scatola dei bottoni di Gwendy non è stato scritto interamente da King, ma anche da Richard Chizmar, infatti si percepisce che il libro non è stato scritto solo dal primo autore (a mio avviso se lo avesse fatto sarebbe stato più nudo e crudo) a causa di varie espressioni molto diverse da altri libri di King.
Proprio per questo consiglio questo libro a chi ha già letto qualcosa di Stephen King e non come primo approccio.
≪Se Lee Harvey Oswald non avesse ottenuto un impiego al Texas School Book Depository, Kennedy avrebbe concluso il proprio mandato≫, ribatte Farris. ≪A forza di se c'è il rischio di impazzire, mia cara.≫
A presto,
Claudia 

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