Salve lettori! Dopo un po' torno con una nuova recensione. Purtroppo con l'inizio della scuola non ho più tanto tempo da dedicare al blog, e nemmeno alla lettura se è per questo! Però una delle mie ultime letture è stata La fattoria degli animali di George Orwell, una satira e un'allegoria del totalitarismo, succeduta da La libertà di stampa sempre di Orwell.
Titolo: La fattoria degli animali
Autore: George Orwell
Casa Editrice: Mondadori
Prezzo: 12.00€
Stanchi dei soprusi, gli animali di una fattoria decidono di ribellarsi agli umani e, cacciato il proprietario, danno vita a un nuovo ordine fondato sull'uguaglianza. Ben presto, però, emerge tra loro una nuova classe di burocrati, i maiali, che con astuzia, cupidigia e prepotenza si impongono sugli altri animali.Nella Fattoria Padronale del signor Jones hanno iniziato a diffondersi degli ideali di indipendenza e di libertà tra gli animali, che non molto dopo attuano una rivolta, liberandosi del padrone e prendendo possesso della fattoria, chiamandola Fattoria Degli Animali. I capi di questa fattoria sono i maiali, che iniziano a stabilire delle regole ben precise e che pian piano iniziano a considerarsi privilegiati, lasciando il lavoro duro agli altri animali della fattoria.
Come l'autore riesce ben a evidenziare nel romanzo, gli animali si liberano di un "governo" per poi trovarne uno a mio avviso molto più duro; infatti gli altri animali della fattoria vengono spudoratamente illusi dai maiali, che approfittano della loro ignoranza, considerandosi superiori.
E' chiaro che George Orwell ha scritto una potente satira contro il totalitarismo sotto tutte le sue forme, e sta cercando di dirci che è difficile arrivare a costruire una democrazia ugualitaria, perchè ci saranno sempre i più uguali degli altri.
Lo scrittore ci trasmette questo grazie all'utilizzo di parole ben precise in contesti diversi: sono presenti termini più ricercati nell'ambito dei dialoghi dei maiali, e altri più semplici utilizzati per parlare degli altri animali. Queste scelte contribuiscono alla comprensione della situazione vigente nella fattoria.
Inoltre il romanzo è molto scorrevole, per certi tratti anche leggero. Personalmente mi fa un po' ridere l'idea che la classe privilegiata siano i maiali!
Però quello che mi ha stupito maggiormente dell'intero libro è la Libertà di Stampa di George Orwell, in cui l'autore sottolinea come il suo romanzo sia stato rifiutato da diversi editori per i contenuti. In aggiunta ci descrive come l'Inghilterra è stata influenzata dall'URSS nelle varie pubblicazioni durante la guerra (solo perchè alcuni elementi non le andavano molto a genio) e quindi di come alcuni scrittori non hanno potuto scrivere ciò che veramente pensavano, perchè rischiavano di non essere pubblicati o censurati.
Questa è stata la prima opera che ho letto di George Orwell, e devo dire che si è guadagnato la mia stima!
"Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri."A presto,
Claudia
Nessun commento:
Posta un commento