IL PRIORATO DELL'ALBERO DELLE ARANCE - Samantha Shannon RECENSIONE IN ANTEPRIMA

Quando la Oscar Mondadori Vault mi ha chiesto di leggere in anteprima Il Priorato dell'Albero delle Arance di Samantha Shannon, sono stata più che felice di accettare, ero al settimo cielo. Così ho iniziato questa avventura, che si è rivelata magnifica, e che mi ha portato alla scoperta di uno dei fantasy migliori di sempre, sia per trama che per lo stile dell'autrice!



Titolo: Il Priorato dell'Albero delle Arance

Autore: Samantha Shannon

Casa Editrice: Mondadori

Prezzo: 24.00€

Data di pubblicazione: 26 novembre 2019

Il priorato dell'albero della arance di Samantha Shannon recensione claudiadivoralibri.blogspot.comLa casata di Berethnet ha regnato sul reginato di Inys per mille anni. Ora però sembra destinata a estinguersi: la regina Sabran Nona non si è ancora sposata, ma per proteggere il reame dovrà dare alla luce una figlia, un'erede. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell'ombra e i tagliagole inviati a ucciderla da misteriosi nemici si fanno sempre più vicini. A vegliare segretamente su Sabran c'è però Ead Duryan: non appartiene all'ambiente della corte e, anche se è stata istruita per diventare una perfetta dama di compagnia, in realtà è un'adepta di una società segreta e, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys.

Al di là dell'Abisso, in Oriente, Tané studia per diventare cavaliere di draghi sin da quando era bambina. Ma ora si trova a dover compiere una scelta che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. In tutto ciò, mentre in Oriente e Occidente, da tempo divisi, si ostinano a rifiutare un negoziato, le forze del caos si risvegliano dal loro lungo sonno.
Come ha già sottolineato nel precedente articolo, la narrazione si divide in Oriente e Occidente: nella prima parte sono narrate le avventure di Tané, mentre nella seconda parte quelle di Ead.
L'Oriente e l'Occidente sono separati a causa di divergenze principalmente religiose, per questo non comunicano tra loro e non sono al corrente di ciò che accade nei territori avversari.
Pian piano però i draghi occidentali si stanno risvegliando, e così anche il loro capo, il Senza Nome, anticamente sconfitto da Cleolind, una principessa meridionale.
Tutti i re ora devono raccogliere le loro forze e combattere la minaccia imminente.

In questo mondo fantastico abitato dai draghi e pieno di leggende secolari, il lettore viene catapultato fino ad immergersi completamente e a immedesimarsi nella storia dei personaggi, così coinvolgente e impavida tanto da conquistarvi!
Essendo un mondo molto complesso, il lettore riceve innumerevoli informazioni, per fortuna però l'autrice Samantha Shannon ha deciso saggiamente di non trasmetterle tutte contemporaneamente, ma anzi di comunicarle con l'evolversi della narrazione e delle vicende dei personaggi. Per questo abbiamo le prime centinaia di pagine tutte dedicate all'ambientazione, e quindi alla presentazione dei personaggi e dei luoghi. Tuttavia non vuol dire che non siano interessanti: a mio avviso è stato piacevole leggere di tradizioni, usi e costumi e storie dei paesi. Senza tutto questo non sarebbe un vero mondo fantasy creato dalle fondamenta.

Più complessa è la costruzione della storia di Ead più che quella di Tané, che si sviluppa meglio nelle ultime cento pagine del romanzo, perchè l'autrice racconta di tutta la corte di Inys, quindi di tutti i personaggi principali coinvolti e degli intrighi di corte, come anche di ciò che costituisce il Priorato dell'Albero delle Arance stesso.
Come personaggi secondari abbiamo Sabran Nona regina di Inys e Lord Arteloth Beck, amico sia di Ead che della regina, costretto in esilio perché troppo vicino alla regina.
Questi possono essere considerati i personaggi principali della narrazione, insieme anche a Niclays Roos, alchimista nemico di Sabran, e sono anche i più caratterizzati, quelli di cui conosciamo maggiori dettagli.
Personalmente ho preferito le parti di narrazione di Ead, mentre quelle di Niclays un pochino mi hanno annoiata, ma rimane sempre un personaggio con un bel passato alle spalle.
Non meno importanti sono il resto dei personaggi, che sono tutti altrettanto ben costruiti.
Proprio loro, tutti i personaggi, sono una delle caratteristiche peculiari di questo romanzo, a parte naturalmente il mondo fantastico creato dall'autrice. Prometto che questo è un libro che vi conquisterà sino in fondo!

Per quanto riguarda lo stile dell'autrice invece, questo è scorrevole e si avvale di un lessico semplice e a tratti complesso, a volte tecnico quando descrive o tratta degli ambienti regali della corte di Inys.
E' uno stile un po' diverso da altri di cui ho letto, per esempio la Maas (vi ho già detto quanto ho adorato la sua scrittura) ci mette la passione quando descrive qualcosa, è presente un pizzico di magia; mentre la Shannon in alcune situazioni rimane fredda e distaccata rispetto a ciò che sta scrivendo. Di certo il romanzo è molto scorrevole e ci sono alcune metafore e similitudini affascinanti ([...] scosse lievi come un brivido di paura; Leggero come i semi di un soffione), ma un pizzico di calore non avrebbe fatto male.

Nonostante questo piccolo particolare, il romanzo merita molto, non mi stupirei se venisse definito il fantasy migliore degli ultimi anni. A mio avviso sono pochi i fantasy ben costruiti, sia dal punto di vista dei personaggi che dello stesso mondo fantastico. Io ve lo consiglio assolutamente, è una storia che rimane nel cuore e di cui è difficile dimenticarsi!
"≪La devozione può trasformare in mostri quanti bramano il potere≫ osservò Ead. ≪Gente così distorcerebbe qualsiasi insegnamento solo per giustificare le proprie azioni.≫"
⭐⭐⭐⭐.5 su 5

A presto,
Claudia

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