LA GIADA DI CHANG'AN - Chiara Saccuta COLLABORAZIONE CON RECENSIONE

Salve lettori, oggi vi porto la recensione di La giada di Chang'an di Chiara Saccuta edito PubMe nella collana editoriale IO ME LO LEGGO. A questo proposito ringrazio la casa editrice per l'invio della copia!



Titolo: La giada di Chang'an

Autore: Chiara Saccuta

Casa Editrice: PubMe, IO ME LO LEGGO

Prezzo: €16.50

La giada di Chang'an di Chiara Saccuta edito Io Me Lo Leggo recensione libriandlego.blogspot.comNella fiorente Cina della dinastia Tang, durante la festa delle lanterne, due giovani lasciano che i loro destini si intreccino in maniera indissolubile. Lui è un principe in ostaggio, lei la figlia di un ricco uomo della capitale. Il loro futuro è già stato scritto, ciononostante combattono per cambiarlo. All'interno del palazzo, invece, una principessa altezzosa, alla ricerca di una libertà fuggevole, si aggrappa alla mano del suo nemico, ignara dei pericoli che le porterà quella vicinanza. Tra palazzi e deserti, una giada nera brilla anche alla luce del sole, come a voler far da guida ai cuori più distanti.
Lo so, lo so, più volte ho detto che non leggo romance se non hanno un bel contorno fantasy o storico, come per esempio La corte di rose e spine della Maas. Però la cultura cinese per me ha sempre rappresentato un piccolo mistero, per questo ho accettato di leggere il romanzo, per comprendere meglio questa cultura molto diversa dalla nostra.

Daiyu, figlia di uomo ricco, incontra casualmente Daeshim, il principe in ostaggio, e iniziano a provare subito amore e interesse l'uno nei confronti dell'altra. L'unico problema è che entrambi sono stati promessi sposi a qualcun altro: Daiyu a un ricco mercante persiano, Yunan; Daeshim a una delle principesse di Chang'an, Cai. Inizia così la loro storia, ostacolata su tutti i fronti, in cui devono accettare il loro destino.

Il romanzo vuole evidenziare l'impossibilità, sia da parte delle donne che degli uomini, nel passato di sposare chi veramente si amava; quindi l'autrice vuole far risaltare l'amore in contrapposizione all'angoscia e alla tristezza provocata dai matrimoni combinati, oppure dall'usanza di "condividere" il marito con altre donne.
Grazie a questi sentimenti contrastanti, amore da un lato e tristezza dall'altro, il lettore è immerso totalmente nella storia di Daiyu e Daeshim, infatti si segue piacevolmente l'andatura e lo scorrere del romanzo.

Per quanto riguarda lo stile dell'autrice, Chiara Saccuta utilizza un lessico molto semplice e che rimanda ad alcuni termini propri della lingua cinese (araba in altri casi), in particolare quella parlata. Il romanzo così diventa ancora più interessante e il lettore riesce ad immedesimarsi nel contesto. Una particolarità è che il numero dei capitoli non è segnato dai numeri arabi, ma bensì da quelli cinesi.
Ad un lessico semplice corrispondono periodi altrettanto semplici, inoltre in tutto il romanzo prevalgono i dialoghi più che parti descrittive.

Nel complesso, La giada di Chang'an è un romanzo molto piacevole che racconta di una storia d'amore molto significativa e travolgente.
Ve lo consiglio se siete alla ricerca di un romanzo leggero e appassionante!
"≪La dipingi ogni giorno, li ho visti i tuoi fogli e ho riconosciuto le forme del suo viso≫ il tono di voce della ragazza si addolcì, fino a diventare colmo di rammarico. ≪Non si può scegliere chi amare, Ji Soo. Questo sentimento fa male e basta.≫"
⭐⭐⭐.5 su 5

A presto!
Claudia




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