"In fuga da Houdini" di Kerri Maniscalco | Recensione di una traversata oceanica

 Salve lettori! Anche il terzo volume della saga di Kerri Maniscalco è stata letto. Purtroppo, dopo una bella ripresa della narrazione in Alla ricerca del principe Dracula, In fuga da Houdini non mi è piaciuto per diversi motivi.


Se non hai letto Sulle tracce di Jack lo Squartatore o Alla ricerca del Principe Dracula, potresti incontrare spoiler.

Per leggere la recensione di Sulle tracce di Jack lo Squartatore clicca qui.

Per leggere la recensione di Alla ricerca del Principe Dracula clicca qui.

Ringrazio la casa editrice per l'invio della copia digitale!


Titolo: In fuga Houdini

Autrice: Kerri Maniscalco

Casa Editrice: Libri Mondadori, Oscar Mondadori Vault

Prezzo22 cartaceo, €10.99 ebook

In fuga da Houdini di Kerri Maniscalco recensione www.libriandlego.blogspot.com
Audrey Rose Wadsworth e il suo assillante compagno, Thomas Cresswell, si imbarcano sulla lussuosa RMS Etruria, diretti alla loro prossima meta, l'America. La settimana di spettacoli circensi che allieterà la traversata - compresa l'esibizione di un giovane e promettente artista della fuga - sembra la distrazione ideale prima del tetro incarico che li attende oltreoceano. Ma presto il viaggio si trasforma in un festival degli orrori quando, una dopo l'altra, giovani donne vengono trovate morte. Per Audrey Rose, il Circo al chiaro di luna - con i suoi numeri inquietanti e i personaggi grotteschi - si trasforma in un incubo e la fa tornare alla sua ossessiva ricerca di risposte. Gli indizi sull'identità di una delle vittime sembrano condurre a qualcuno a cui Audrey Rose vuole molto bene: riuscirà la ragazza a fermare il misterioso assassino prima del suo terrificante gran finale?

In questa terza avventura della discutibile protagonista Audrey Rose Wadsworth e Thomas Cresswell, il lettore è catapultato a bordo di un transatlantico di cui il lettore conosce pochissimo perchè non pienamente descritto. Ospiti speciali di questo viaggio alla volta di New York sono i circensi del Circo al Chiaro di Luna, il cui egocentrico e eccentrico presentatore e proprietario Mefistofele è  velato di mistero. A causa di ciò viene subito accusato degli omicidi che ogni sera iniziano a terrorizzare i passeggeri. Le vittime sono prevalentemente donne e Audrey Rose e Thomas subito indagano sul possibile serial killer.

Questo libro avrebbe potuto essere molto bello e ben sviluppato se solo l'autrice si fosse concentrata adeguatamente sugli omicidi, parte centrale e fulcro della storia, al posto di far ruotare tutto intorno al triangolo amoroso che si sviluppa: Mefistofele-Audrey Rose-Thomas. E' un triangolo a mio parere inventato sul momento che non trasmette per niente hype per la narrazione e le vicende, anzi può solo annoiare il lettore perchè ripetitivo. Da questo sono giunta alla conclusione che se il personaggio di Mefistofele fosse stato inventato e scritto da altri autori sarebbe stato un personaggio memorabile. Non a caso ciò che mi ha spinto ad andare avanti nella lettura è stato proprio il presentatore del circo, che ha dato finalmente un po' di pepe al romanzo, altrimenti lo avrei piantato dopo le prime trenta pagine.

Come ho già scritto nelle precedenti recensioni, penso che Thomas sia l'unico personaggio (nel complesso dei tre libri che ho già letto) ben descritto e sviluppato, a dispetto anche della protagonista. Ma in questo terzo volume è stato completamente tralasciato (nonostante la promessa di matrimonio alla fine del secondo libro) rendendolo stupido, quasi un bambinetto che non sa quello che fa e sottostà al volere di Audrey Rose. Mi è dispiaciuto vederlo in questo stato e spero che nell'ultimo volume diventi il Thomas di sempre.

ALLERTA SPOILER

Fortunatamente a salvare la situazione disastrosa (c'è Mefistofele, ma dopo un centinaio di pagine la Maniscalco ha reso anche lui ripetitivo) interviene la cugina della protagonista, Liza, che è scappata da sua madre in preda a un accesso di amore nei confronti del fidanzato Houdini. Nei precedenti romanzi Liza è stata sempre delineata come la sciocca ragazzina vittima della società in cerca di marito. In questo personaggio però ho ritrovato una maturità incredibile e strabiliante che toglie dalla mente del lettore l'idea della ragazzina svampita in preda all'amore, non a caso il finale del romanzo mi è piaciuto solo per le scelte di Liza.

Infatti un altro punto a sfavore di In fuga da Houdini è assegnato al finale contraddittorio e insoddisfacente che è servito solamente a dare un avvio al quarto libro. I protagonisti a cinque pagine dalla fine prendono delle decisioni drastiche e improvvisamente, subito dopo quelle cinque pagine e grazie all'intervento di Liza, si risolve tutto come per magia, solo per avere un vissero felici e contenti.

FINE SPOILER

Proprio in questo momento, quando la storia non è il massimo, lo stile dell'autrice Kerri Maniscalco è soddisfacente e molto più descrittivo rispetto a Sulle tracce di Jack lo Squartatore, ma nonostante questo non è uno dei miei preferiti. A mio parere lo stile della Maniscalco è uno di quelli che servono semplicemente a descrivere l'andamento della storia e che nel contempo non trasmette nulla al lettore.

L'ultimo punto a sfavore, nonché il più importante, è lo sviluppo degli omicidi avvenuti sulla RMS Etruria. L'autrice avrebbe potuto benissimo risolvere il mistero in pochissime pagine al posto che in quattrocento, non a caso alla fine l'assassino si rivela essere banale (e anche molto facile da individuare, ma Audrey Rose si complica sempre). Ma a parte questo particolare, credo che in Fuga da Houdini l'indagine sia totalmente tralasciata: basti pensare che l'intera durata delle vicende è una settimana intera, ma il lettore non è sulle spine per la risoluzione del caso, tanto che la rivelazione dell'assassino è stato solo un altro espediente per sottolineare l'amore tra Audrey Rose e Thomas.

Incredibile come più vada avanti, più questa saga si conferma una delle peggiori che io abbia mai letto (naturalmente rispetto il parere di chiunque, il mio non è più vero o giusto degli altri). Spero, ma a questo punto non ne vale più la pena, che il quarto sia almeno decente.

"Per un istante non sentii volare una mosca, a eccezione del fischio che mi riecheggiava con insistenza nelle orecchie. Forse Thomas stava urlando il mio nome, ma non riuscivo a concentrarmi su altro che non fossero i re-spiri che mi costringevo a prendere. Dovevo essere analitica e razionale, eppure le emozioni non sembravano pronte ad assecondare i miei desideri. Studiavo i cadaveri, però essere stata seduta accanto a una persona che era stata uccisa mi pareva impossibile."

A presto,

Claudia


2 commenti:

  1. Splendida recensione (e molto divertente!). Sempre più scoraggiata da questa serie ahahah. Dubito fortemente che la continuerò, ti basti sapere che sono a metà del primo e non ho nessuna voglia di finirlo per quella scemotta della protagonista.
    Visto che la situazione non migliora cedo proprio mi fermerò qui!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io ti consiglio assolutamente di fermarti! Comunque, grazie <3

      Elimina

Potrebbero interessarti