"Déi respinti. Metafisica degli scarti" di Matteo Losapio | Recensione di un saggio per fare la differenza

Buongiorno Divora libri!  Come state? Spero tutto bene! Oggi vi lascio la recensione di un saggio intitolato Dèi Respinti. Metafisica degli scarti di Matteo Losapio edito Mimesis Edizioni.


Dèi Respinti, metafisica degli scarti di Matteo Losapio edito Mimesis Edizioni
L'obiettivo dell'autore è abbastanza chiaro: rileggere la nostra società e i tempi che viviamo nell'ottica di una metafisica degli scarti, ovvero una logica, un ragionamento filosofico che permetta di analizzare tutti quei fenomeni, riferiti a persone e situazioni, in cui ci si trova davanti a uno scarto. Come attesta Losapio, il tema dello scarto non riguarda solo la nostra contemporaneità ma ha radici antiche. Ed è proprio prendendo la nostra contemporaneità, passando per l'antichità, che l'autore costruisce un percorso, un filo logico nello spazio e nel tempo per attestare cosa al giorno d'oggi viene considerato come qualcosa da scartare. Tutte quelle persone o situazioni che vengono messe da parte, scartate appunto, perchè considerate in qualche modo non idonee o non più utili, proprio come si fa con la spazzatura comune.

Il saggio è articolato in diversi capitoli con nomi tipici degli scarti che possiamo incontrare nella quotidianità: Indifferenziati, Rifiuti, Immondizie, Spazzatura, Scorie, Rottami, Ruderi, Avanzi, Inerti e infine Fare la differenza. Ognuno di questi capitoli si sofferma su un aspetto che dall'autore viene considerato scarto. Non voglio entrare nello specifico di ogni capitolo, ma per darvi l'idea vi pongo qualche esempio. Nel capitolo intitolato Scorie Losapio analizza la nostra società nell'ottica di qualcosa di tossico che permane nel tempo, proprio come una scoria: descrive il fenomeno dei hikikomori e ludopatici, del giudizio, delle relazioni tossiche. Ancora, nel capitolo Avanzi si pone uno sguardo sulla guerra, sul revenge porn, sul bodyshaming e in generale il corpo come avanzo. Insomma, ogni capitolo ha la sua peculiarità, nonostante molti aspetti tornino in diverse parti del libro per essere analizzati sotto diversi punti di vista.

Personalmente, avevo un po' di timore nel leggere Dèi respinti, perchè non è esattamente il mio genere di lettura, ma uscire dalla comfort zone mi ha fatto molto bene. In generale molti degli aspetti trattati sono temi che mi interessano, quindi non mi sono trovata poi così male. Complice della lettura in un qualche modo facilitata è lo stile dell'autore. Il saggio è completamente comprensibile, anche se non si ha familiarità con determinati argomenti, grazie alla scrittura fluida, ricca sì di particolari, ma che riesce sempre a mantenere l'attenzione del lettore. Un espediente molto utile, sia alla fluidità dello scritto sia al filo logico è l'intervallare il ragionamento con citazioni di altri libri o prendere come esempi film, serie tv o meglio ancora eventi realmente accaduti. L'autore infatti prende spunto anche dalla sua stessa vita per definire al meglio questa metafisica degli scarti.

In definitiva, l'ho trovato un libro molto intelligente e molto ben fatto, che mi ha aperto gli occhi anche su molte questioni di cui non sapevo abbastanza. Se vi interessa il tema o se volete guardare la nostra società da un punto di vista diverso vi direi di buttarvi in questa avventura senza pensarci.

"La paura, poi, funziona da catalizzatore del meccanismo di scarto: scartare gli altri per non essere scartati o semplicemente il non voler essere trattati come uno scarto, tutto è dentro una cultura capace di creare più esclusione di quella che si immagini."

⭐⭐⭐⭐

Ci sentiamo presto,

xoxoxo,

Claudia

1 commento:

  1. Eccezionale davvero, molto brava e grazie per i baci e gli abbracci

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