Buongiorno Divora Libri! Eccomi qui con nuova recensione, in particolare di un urban fantasy abbastanza famoso: Nessundove di Neil Gaiman edito Libri Mondadori Oscar Vault.
Il protagonista del romanzo è Richard, un semplice impiegato londinese con una vita abbastanza normale e senza molte pretese. Un giorno mentre passeggiava con la sua fidanzata si ritrova a soccorrere una ragazza ferita capitata lì per caso. Da quel gesto caritatevole nasceranno diversi problemi per Richard, che si ritrova invischiato in questioni più grandi di lui e ancora peggio catapultato in un mondo a lui estraneo.
Richard è il tipico ragazzo senza problemi, che ha difficoltà ad affrontarli, e che a certo punto deve fronteggiare la realtà anche contro la sua volontà. Si sente completamente abbandonato, vorrebbe solo tornare a casa, invece deve aiutare Porta, la ragazza che ha soccorso e scoprire i diversi segreti di un mondo a lui sconosciuto.
Costruiti da Neil Gaiman in maniera impeccabile, senza tralasciare nessun dettaglio, i personaggi sono altamente caratterizzati, sembrano quasi persone reali: dal loro modo di parlare, di relazionarsi con gli altri, di affrontare i problemi, sono personaggi in 3D che escono dalle pagine e dialogano davanti a te. Grazie a questa costruzione è possibile anche notare i cambiamenti di Richard, che alla fine del romanzo non sarà più la stessa persona. Non a caso ho apprezzato molto il finale.
Purtroppo, la storia ha iniziato a prendermi e coinvolgermi dopo all'incirca cento cinquanta pagine, l'introduzione infatti è abbastanza lenta: vi è l'introduzione dei personaggi e l'avvio delle avventure di Richard e Porta. Dopo queste pagine ho iniziato a provare piacere nella lettura. Gli eventi si sono fatti più incalzanti e frequenti, hanno iniziato a comparire nuovi personaggi e i misteri hanno presso forma. Questo succedersi di eventi e personaggi a volte è confusionario, ma si riesce a riprendere il filo abbastanza in fretta.
Neil Gaiman ha uno stile di scrittura affascinante. Il primo libro che ho letto di lui è stato Miti del Nord (abbandonato poco dopo) che non mi ha fatto impazzire, quindi ero curiosa di leggere una storia con personaggi tutti interamente creati da lui. Questo secondo approccio è andato meglio, non a caso sono rimasta sorpresa dal suo stile, preciso e chiaro ma allo stesso tempo ricco di similitudini e metafore e altri mezzi linguistici che al posto di appesantire il discorso lo definiscono.
Nonostante il rapporto travagliato con Nessundove, devo dire che in fin dei conti è un buon libro e vorrei provare qualcosa di diverso di Gaiman, per leggere ancora della sua scrittura ma con una storia più chiara.
"Cieli, pensò Old Bailey con una sorta di compiacimento. Mai due uguali. Né di giorno né di notte. Era un esperto di cieli, Old Bailey, e quello era proprio un bel cielo."
⭐⭐⭐
XOXO,
Claudia
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