Buongiorno Divora Libri! Come state? Oggi vi porto la recensione di Touch of Ruin di Scarlett St. Clair, ovvero il secondo libro della saga retelling di Ade e Persefone edita Queen Edizioni.
In questo secondo libro continua la relazione di Ade e Persefone, ma quest'ultima deve affrontare nuove sfide ora che viene designata semplicemente come l'amante di Ade, e non solo, dovrà anche chiarire molte aspetti della relazione con sua madre. Entrano in gioco nuovi personaggi e nuove relazioni.
Non posso dire che questo secondo libro soffre della sindrome da secondo libro di una saga perché effettivamente a mio parere non è stato così, ma ci sono stati diversi problemi.
È evidente che l'obiettivo di questo secondo libro è introdurre gli avvenimenti forti degli ultimi due libri e rafforzare la relazione tra Ade e Persefone. Il problema è che per l'60% del romanzo vengono descritti eventi molto simili tra di loro e si poteva benissimo evitare la maggior parte di questi. Nel senso che Ade e Persefone dovranno rafforzare e andare avanti nella loro relazione, ma ovviamente ci sono degli inconvenienti che loro riusciranno a malapena ad affrontare. Nei loro atteggiamenti sono consapevoli di danneggiare l'altro e non cercano di fare niente di diverso. Tutto ciò va avanti per almeno il 60% del libro, in cui si narrano eventi diversi tra di loro, ma che ripetutamente rientrano negli stessi schemi.
Passando poi ai personaggi, Persefone è diventata molto più coraggiosa e affronta le situazioni di petto, a volte senza nemmeno pensarci. Il personaggio di Ade, che non definirei nemmeno protagonista del libro ma semplicemente compagno di Persefone, l’ho trovato molto assente e non tanto determinante. La protagonista vera e propria di questo secondo libro è Persefone, i suoi comportamenti, le sue azioni e lo sviluppo delle sue relazioni, prima di tutto quella con Ade. Nota dolente della relazione è la componente romance del romanzo, che si sviluppa prevalentemente attraverso scene spicy. A mio parere queste scene sono molto frequenti rispetto a quelle del primo libro e molte sono praticamente inutili, perché altamente ripetitive. Avrei evitato un po' di queste scene, non per mio gusto personale, ma proprio per dare senso alla storia in sé per sé, perchè a differenza di altri romanzi, o proprio del primo romanzo della saga, le scene spicy non aggiungono niente di nuovo e non rafforzano la relazione tra i personaggi, anzi a mio parere la indeboliscono.
Per quanto riguarda il cambiamento semi-drastico di Persefone, è un aspetto che io personalmente ho apprezzato in parte. Si nota la sua crescita e allo stesso tempo il fatto che lei si senta persa tra le sue due vite, quella divina e quella da mortale. La dea della primavera non riesce più a ritrovare se stessa, ma accorrerà Ecate in suo soccorso.
Vi starete chiedendo perché ho continuato a leggerlo nonostante tutti questi aspetti negativi. La risposta è che da parte mia sono affezionata ai retelling e in generale alle storie di Ade e Persefone. In più il primo romanzo mi era veramente piaciuto e inoltre la scrittura di Scarlett St. Clair è veramente scorrevole e mi ha tenuto incollata le pagine (tant'è che l'ho letto in tre giorni). Gli eventi poi sono incalzanti, la storia è pieni di colpi di scena e vengono svelati restroscena di Ade. In particolare la storia di Persefone con la sua migliore amica mi ha spinto moltissimo ad andare avanti, ma non dirò altro per non fare spoiler.
La mia valutazione è di 3 stelle e tiene conto di tutti gli aspetti negativi, ma anche del fatto che è una storia che cattura e che ha un finale coerente con tutto lo sviluppo della trama. Ammetto che vi è anche il mio attaccamento ai due personaggi.
Spero che questa recensione vi sia stata utile!
"Tu sei la mia debolezza, quella di perderti è la mia più grande paura, il tuo amore è il mio bene più prezioso."
⭐⭐⭐
A presto,
Claudia
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