Buongiorno divora libri! Eccomi qui con una nuova recensione. Oggi parliamo de I sette mariti di Evelyn Hugo di T.J. Reid edito Oscar Vault Libri Mondadori.
Monique Grant viene chiamata per conto della rivista Vivant per cui lavora come giornalista a intervistare la famosissima diva del cinema Evelyn Hugo. Se non fosse che, quando incontra per la prima volta l'attrice, scopre di essere stata contattata per tutt'altro scopo. Pian piano si sviluppa una relazione tra Monique e Evelyn, che nel corso dei loro incontri le svela tutta la sua vita, ogni minimo accaduto, non a caso il romanzo è per lo più scritto sotto forma di flashback. Un romanzo pieno di colpi di scena, che servirà a rivelare la verità sulla diva di Hollywood e su i suoi sette mariti.
Ero molto titubante nei confronti di questo romanzo perché effettivamente non sapevo se mi sarebbe piaciuto ma alla fine si è rivelato veramente interessante e coinvolgente. Partendo dal presupposto che sin dalle prime pagine è capace di tenere il lettore incollato, il romanzo è interessante per la stessa vita di Evelyn Hugo. Si è invogliati a leggere per scoprire le diverse storie con i sette mariti e pian piano si svela una storia nascosta che tutti i suoi fan, o meglio il mondo intero, non conoscono. Evelyn Hugo ha saputo nel tempo crearsi un personaggio, un involucro, per nascondere e proteggere la vera sè, e lo ha fatto a volte con naturalezza, altre con ipocrisia. Ed è proprio questo che mi ha colpito della protagonista, il suo essere controversa. Non credo che se fosse esistita nella realtà, conoscendo la sua storia sarei stata una sua fan. Non condivido alcuni suoi comportamenti, ma è questo che mi ha fatto amare il personaggio. Ha un non so che di affascinante.
Partendo dalla storia di Evelyn e dei suoi sette mariti l'autrice ha preso spunto per trattare temi attuali come la violenza sulle donne, l'omosessualità e l'omofobia, l'attivismo dolore legato alla perdita, divorzio e un'altra serie di problemi sociali. Ovviamente non sono trattati approfonditamente, ma in relazione alla vita della protagonista, quindi strettamente connessi al suo pensiero.
Per un aspetto sono rimasta delusa, ovvero il rapporto iniziale tra Evelyn e sua figlia, come se necessariamente da quella situazione famigliare dovesse scaturire un rapporto del genere. Avrei voluto fosse sviluppato in altro modo e non che cadesse in cliché, se così possono essere definiti.
Lo stile dell'autrice è molto semplice e il libro essendo sviluppato tra tempo presente e flashback è abbastanza scorrevole. Non è uno dei miei stili preferiti, a tratti è molto poco descrittivo e la maggior parte del romanzo è basato sui dialoghi, ma nonostante ciò l'autrice ha saputo ben rappresentare le intenzioni e i sentimenti di Evelyn.
Che dire, è sicuramente un romanzo che vi consiglio, soprattutto se vi interessa scoprire la storia di Evelyn Hugo o se vi interessano le tematiche trattate. Spero che questa recensione vi sia stata utile!
"La gente pensa che l'intimità sia una questione di sesso. Invece è una questione di verità. Quando capisci che pioi raccontare a una persona la tua verità, che puoi mostrarti per ciò che sei, puoi metterti a nudo e sentirti dire <Con me sei al sicuro>: ecco cos'è l'intimità."
XOXO,
Claudia
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