Le citazioni più belle da "Circe" di Madeline Miller

 Buongiorno divora libri! Questo breve post attendeva di essere fatto da un po' di tempo. Quindi eccomi qui e riportarvi tutte le citazioni più belle tratte da Circe di Madeline Miller edito Sonzogno!

- Fu la mia prima lezione. Celato sotto il dolce volto familiare delle cose, ce n'è un altro in attesa di spaccare in due il mondo.

- Non si può comprendere quanto gli dèi siano terrorizzati dal dolore. Non c'è nulla a loro di più estraneo, e dunque nulla cui desiderino assistere con più ardore.

Lasciate che vi dica cosa non è la magia: non è un potere divino che sgorga con un pensiero e un batter d'occhi. La magia dev'essere creata e plasmata, pianificata e investigata, estratta, essiccata, sminuzzata e macinata, bollita, evocata con parola recitate e cantate. E ancora, può fallire, come agli dèi invece non succede. Se le mie erbe non sono abbastanza fresche, se la mia attenzione cala, se la mia volontà vacilla, le pozioni evaporano e inacidiscono le mie mani.

- Avrei imparato a conoscere questo tipo di uomini, gelosi del proprio limitato potere, per i quali io non ero che una donna.

- Ma in un'esistenza solitaria, sono rari i momenti in cui un'altra anima si fonde con la tua, così come le stelle sfiorano la terra na volta l'anno. Una tale costellazione era stato lui per me.

- Spose, erano chiamate le ninfe, ma non era esattamente così che ci vedeva il mondo. Eravamo un sontuoso banchetto disposto su una tavola, che si rinnovava senza fine. E ce la cavavamo malissimo nella fuga.

- Per tutta la vita avevo atteso che la tragedia mi trovasse. Non ne avevo mai dubitato, giacché provavo desideri e lanciavo sfide e possedevo poteri più di quanto secondo gli altri meritassi, tutte cose che attiravano il fulmine. Il dolore aveva colpito, bruciante, una dozzina di volte, ma il suo fuoco non mi aveva mai attraversato la carne. Il mio delirio in quei giorni sorse da una nuova certezza: avevo infine incontrato la cosa che gli dèi potevano usare contro di me.

- Un idillio, avevo definito il nostro tempo insieme. Illusione, sarebbe stata una definizione migliore.

- Lui non intende dire che non fa male. Non intende dire che non siamo spaventati. Solo questo: che siamo qui. E' questo che vuol dire nuotare nella corrente, camminare sulla terra e sentirne il tocco sotto i piedi. E' questo che significa essere vivi.


Spero che vi piacciano e che vi invoglino a leggere il romanzo!

XOXO,

Claudia

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