"Memoria di ragazza" di Annie Ernaux | Recensione di anni passati

Buongiorno divora libri! Eccomi con una nuova recensione! Oggi parliamo di Memoria di ragazza di Annie Ernaux edito L'Orma Editore.

Memoria di ragazza di Annie Ernaux edito L'Orma Editore
In questo breve libro Annie Ernaux racconta di alcuni anni della sua tarda adolescenza, in cui ha fatto nuove esperienze, che in un qualche modo l'hanno segnata, ma soprattutto scrive dei suoi sentimenti nel rivivere quel periodo e della difficoltà stessa di scriverne.

Annie Ernaux si è applicata negli anni '50 per essere educatrice nel periodo estivo in un istituto. Prima di tutto voleva scappare dalla sua vita quotidiana, dai suoi genitori, e fare le esperienze che tutti i ragazzi fanno a quell'età: voleva incontrare ragazzi, perdere la verginità, conoscere nuova gente. Ma ben presto non si rivede più nelle sue azioni e quando si avvicina agli scritti di Simone De Beauvoir inizia a capire e rinnegare la ragazza che è stata durante quelle settimane. Come accennato sopra, l'autrice parla dei suoi sentimenti nel ricordare quel periodo e analizza la ragazza che è stata, senza mettersi al suo posto. Leggere ciò è stato interessantissimo, i suoi ricordi e le sue memorie intervallati dai pensieri della donna che è diventata.

Essenzialmente Memoria di ragazza è questo: rivedere i ricordi dell'autrice attraverso i suoi occhi di donna, per capire chi è stata e perchè ha evitato di parlare di quel periodo per così tanto.

Lo stile di Annie Ernaux lo definirei magnetico. Mi ha catturata e mi ha cullata tra le pagine. E' definito, è denso, preciso e estremamente chiaro. Leggere dei suoi ricordi è come avere la giovane scrittrice accanto per tutta la durata della lettura.

Insomma, Memoria di ragazza è stato il primo libro che ho letto di Annie Ernaux, ma sicuramente ne leggerò altri. Mi è piaciuto tutto, soprattutto il suo modo di vedere le cose.

Spero che questa recensione vi sia stata utile e vi abbia fatto scoprire qualcosa di nuovo!

"Come siamo presenti, noi, nell'esistenza degli altri, nella loro memoria, nel modo di essere, persino nei loro gesti? Incredibile sproporzione tra l'influenza sulla mia vita delle due notti passate con quest'uomo e il nulla della mia presenza nella sua. Non lo invidio, sono io che scrivo."

⭐⭐⭐⭐⭐

A presto,

Claudia

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