Buongiorno divora libri! Eccomi qui con una nuova recensione! Oggi parliamo di Anna di Windy Poplars di Lucy M. Montgomery edito Gallucci, quarto libro della serie di Anna dai capelli rossi.
In questo nuovo scorcio sulla sua vita, Anna è diventata preside di Summerside e si presentano subito le prime problematiche. Anna affronta tutto con tenacia e senza mai abbassare la testa. È diventata una donna estremamente forte e intelligente che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno.
Accadendo le vicende lontano da Green Gables e Avonlea, non sono presenti i personaggi a cui siamo abituati. Questo libro è tutto concentrato su Anna e le sue nuove conoscenze. Qui si potrebbe già affrontare una nota dolente: rispetto ai precedenti Anna di Windy Poplars ha l'unico scopo di raccontare la vita di Anna durante quegli anni, sembra quasi per non creare un buco di trama e non rovinare la continuità della serie. Non c'è uno sviluppo nelle relazioni dei personaggi, colpi di scena inaspettati, climax sorprendenti. Questo quarto libro è molto piatto, lo si legge più che altro per curiosità e continuità. Inoltre, molti degli eventi vengono narrati sotto forma di lettere che Anna manda a Gilbert. Anche qui, seconda nota dolente. Avrei apprezzato venissero riportate anche le lettere che Anna scrive a Marilla, a Diana e alle tre sue amiche, non solo quelle a Gilbert.
La parte centrale del romanzo è Anna, nient'altro. Personalmente ho continuato a leggerlo per amore nei confronti del suo personaggio, per il solito carattere che mostra, ma non per i nuovi personaggi e le avventure descritte, che sono molto fini a se stesse. È un libro che si apprezza solo per lei, che fa vedere la donna che è diventata ma anche la bambina che in un qualche modo è rimasta.
Se avete letto gli altri libri, conoscete lo stile di Montgomery. Fluido, semplice e descrittivo al punto giusto, quindi il libro non è stato pesante.
Ovviamente se avete a cuore la serie, passare dal quarto libro è inevitabile, ma ricordate che Anna è comunque Anna, quindi nonostante non ci sia niente di straordinario o eclatante nel romanzo, rimane straordinaria lei!
"So che Rebecca Dew pensa che io sia troppo infantile, ma ti prego, Gilbert, cerchiamo di non diventare mai così vecchi e saggi... anzi, così vecchi e sciocchi da dimenticare i regni fatati."
⭐⭐⭐
A presto,
Claudia
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