Buongiorno divora libri! Finalmente riesco a portarvi la recensione di The Wicked King di Holly Black, la mia prima lettura dell'anno! Per chi non lo sapesse, è il secondo libro della saga Folk of the air, in italiano il Popolo dell'aria pubblicato da Mondadori. Per questo, se avete intenzione di leggerla, vi consiglio di saltare perché potrebbero esserci spoiler.
Sono partita con le aspettative bassissime, sotto lo zero, reduce dal primo libro, Il principe crudele. Invece ho dovuto pian piano ricredermi.
In questo secondo libro si scatena tutta la vera natura e carattere di Jude. Ora non più una semplice ragazzina, è diventata la consigliera ufficiale del Re Cardan, il quale è più accondiscendente, ma sempre arrogante. Il tentativo della protagonista è quello di arrivare al fatidico anno e un giorno con una soluzione per il trono, che ovviamente vada a genio per lei stessa e per la sua famiglia. A differenza del primo, in The Wicked King ci sono molti più intrighi di corte, giochi di potere, sotterfugi, colpi di scena e plot twist che contribuiscono alla dinamicità della trama. Ogni decina di pagine si scopre qualcosa di nuovo e il lettore non ha tempo di ambientarsi che viene subito catapultato su altro. Si potrebbe pensare che questo renda il libro molto frettoloso e superficiale, ma per fortuna non è così. Holly Black ha dedicato il tempo e gli spazi giusti ad ogni pezzo di trama, rendendo così il romanzo completo (con qualche questione lasciata al terzo libro).
Oltre la trama dinamica, ho apprezzato il costante sviluppo dei personaggi, a partire da Jude. L'autrice l'ha dispiegata come un foglietto di carta: alla fine di The Wicked King si riesce a conoscere la Jude spietata, coraggiosa, intelligente e furba, a tratti anche lei un po' crudele. Ciò che mi ha fatto riflettere del suo personaggio è come ha sempre cercato di raggiungere più potere non tanto per sé stessa ma soprattutto per il bene delle sue sorelle e del fratello.
Poi vi è Cardan, il principe crudele che ora viene definito debole. Essenzialmente quella di Cardan è molta apparenza. Vengono spiegati alcuni avvenimenti della sua infanzia che fanno comprendere il suo carattere e quello che è ora. Anche lui verrà molto dispiegato agli occhi di noi lettori.
Gli altri personaggi rimangono abbastanza statici, non hanno un percepibile sviluppo, dato anche dal fatto che per la maggior parte del libro si parla solo ed esclusivamente di Jude.
Nota positiva del secondo romanzo: finalmente viene detto qualcosa in più del Worldbuilding. Dal primo libro non avevo capito nulla del poco che l'autrice ha descritto. Piano piano alcune cose sono diventate più chiare, come la suddivisione del regno, i diversi popoli che ci sono, il rapporto con il mondo degli umani e così via. Rimane il fatto che sia comunque un Worldbuilding molto superficiale: Holly Black ha messo troppa carne sul fuoco e ci siamo ritrovati con pezzi troppo cotti o troppo crudi.
Venendo allo stile dell'autrice, io ho letto il romanzo in inglese e devo dire che non è stato complicato. Non ci sono frasi molto complesse con termini difficili a livello della descrizione. Ho dovuto ricercare il significato di quelle parole tipiche delle vita di corte o medievali (infatti ho trovato molti termini ormai in disuso) o di quelle relative al folklore descritto da Holly Black. Nel complesso è molto scorrevole e se avete famigliarità con l'inglese, vi consiglio di leggerlo in lingua. Non posso dire come sia in italiano, ma la mia esperienza con la traduzione del Principe Crudele non è stata positiva.
Che dire divora libri, alla fine del primo libro non capivo proprio come questa trilogia potesse piacere a molti e alla fine del secondo romanzo ho capito il perché! Mi sono affezionata ai personaggi e la trama mi è piaciuta tantissimo. Non c'è bisogno di dire che ve lo consiglio!
"Once upon a time, there was a human girl stolen away by faeries, and because of that, she swore to destroy them."
⭐⭐⭐⭐
A presto,
Claudia
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