Salve lettori! Oggi vi parlo di un libro che mi ha colpito particolarmente, non solo la storia, ma anche il messaggio che questa trasmette.
Titolo: Tre tazze di tè
Autore: Greg Mortenson & David Oliver Relin
Casa Editrice: Rizzoli
Prezzo: 15€
Quando Greg Mortenson, americano appassionato di alpinismo, si smarrisce su un ghiacciaio del Pakistan nel tentativo fallito di raggiungere la vetta del K2, sembra l’inizio di una brutta avventura. Invece, costretto a tornare indietro per una difficile discesa, viene accolto nello sperduto villaggio di Korphe, dove rimane per sette settimane, affidandosi alle cure degli abitanti. Di nuovo in forze, lo scalatore riparte, ma promette di tornare: per sdebitarsi costruirà una scuola nel villaggio. Una promessa che lo obbligherà a mettere in gioco la propria casa, il lavoro, gli amici e gli affetti più cari, la sua intera vita. Osteggiato in patria per la sua ostinazione a voler istruire “futuri terroristi”, Mortenson è però riuscito a realizzare il suo progetto e a costruire delle scuole in Pakistan e Afghanistan, occupandosi soprattutto dell’istruzione di giovani donne.
Questa è la trama di Tre tazze di tè di Greg Mortenson e David Oliver Relin, edito BUR Rizzoli. Sì, conosco tutte le critiche che sono state rivolte a questo romanzo; sì, so anche che la storia non è interamente reale, ma quello che a me interessa è mostrarvi l'altro volto di questo libro, quello che possiamo chiamare morale.
Prima di tutto le tre tazze di tè del titolo fanno riferimento a un detto pachistano, secondo il quale se bevi una tazza di tè con qualcuno sei un suo ospite, se ne bevi due diventi suo amico, alla terza sei uno di famiglia.
Prima di tutto le tre tazze di tè del titolo fanno riferimento a un detto pachistano, secondo il quale se bevi una tazza di tè con qualcuno sei un suo ospite, se ne bevi due diventi suo amico, alla terza sei uno di famiglia.
Greg Mortenson è un americano cresciuto in parte in Tanzania; dopo la morte di sua sorella Christa decide di scalare il K2 per onorarla, purtroppo fallisce. Viene aiutato da una famiglia del villaggio di Korphe e decide di sdebitarsi facendo costruire una scuola. Ma Greg non ha denaro per farlo e, solo dopo aver contattato quasi cinquecento possibili finanziatori, riceve dei finanziamenti da Jean Hoerni, imprenditore e inventore. Con il suo aiuto e il successivo di altri riesce a mantenere la promessa: costruisce una scuola a Korphe.
Oggi Greg Mortenson e Jean Hoerni sono i cofondatori del Central Asia Institute, un organizzazione no profit che provvede alla diffusione dell'istruzione in stati come Pakistan e Afghanistan, soprattutto per le bambine e le ragazze.
Oggi Greg Mortenson e Jean Hoerni sono i cofondatori del Central Asia Institute, un organizzazione no profit che provvede alla diffusione dell'istruzione in stati come Pakistan e Afghanistan, soprattutto per le bambine e le ragazze.
L'aspetto sconvolgente di questo libro è il fatto che nel mondo ci siano ancora bambini che non possono andare a scuola, e che la loro istruzione è considerata come "educare i terroristi". Ciò che mostra la storia dell'alpinista è che basta la buona volontà, un buon cuore, per raggiungere obiettivi straordinari, nonostante la diversa religione, il diverso colore della pelle. Perché è questo che Greg ha superato: gli stereotipi, il fatto che tutti i musulmani sono terroristi e hanno cattive intenzioni, quando, come insegna il romanzo, non è affatto così.
"≪Non voglio insegnare a bambini pachistani a pensare come americani≫ afferma Mortenson.≪Voglio solo che abbiano un'istruzione equilibrata, non estremista. Questa è la nostra idea guida.≫"
Grazie!
Nessun commento:
Posta un commento